ITALIA
Reggio Calabria: rogo nella tendopoli, muore giovane migrante
Al Ba Moussa,
un ragazzo senegalese
di 29 anni
che si faceva chiamare ‘Aldo’,
è la terza vittima
dei roghi divampati
in poco più di un anno
nella tendopoli di San Ferdinando,
in provincia di Reggio Calabria.
L’incendio,
che ha distrutto
una ventina di baracche improvvisate,
abitate da centinaia
di cittadini extracomunitari
(per lo più braccianti
nella raccolta degli agrumi),
è divampato nella notte
fra venerdì 15
e sabato 16 febbraio.
Nella tendopoli
non esistono servizi,
né luce, né acqua.
Per scaldarsi,
si può ricorrere solo
ai piccoli falò
che, fra centinaia di baracche
“costruite” con brandelli
di vecchie tende,
pezzi di plastica, di legno
e materiali di scarto,
trovano il terreno ideale
per trasformarsi in tragici incendi.
A innescare il rogo
sarebbe stata infatti
una scintilla
proveniente da uno
di questi fuochi.
La Prefettura
ha convocato un vertice
al Comune di San Ferdinando,
in cui si è deciso
di trasferire, a breve,
i migranti che vivono
nella baraccopoli.
Non si conosce,
al momento,
quale sarà la struttura
che li ospiterà.
www.ilmessaggero.it
www.corriere.it
ESTERI
Francia: insulti antisemiti dei gilet gialli al filosofo Alain Finkielkraut
Parigi, 16 febbraio;
quattordicesimo sabato di proteste
dei gilet gialli.
«Vattene, sporco sionista»
«Sporco razzista»
«La Francia è nostra»
«Torna a Tel Aviv»
«Il popolo siamo noi»
Sono solo alcune
delle frasi di insulto
rivolte al filosofo francese
Alain Finkielkraut
da parte di alcuni esponenti
dei gilet gialli,
due dei quali
indossano la kefiah palestinese.
Al filosofo non perdonano
il sostegno dato
allo Stato di Israele
e di avere denunciato, in passato,
la deriva islamista
e integralista
di una parte dei musulmani
di Francia,
soprattutto nelle periferie.
L’altra colpa del filosofo
sarebbe quella
di non fare parte
del popolo francese,
perché ebreo.
“Ho sentito un odio assoluto”,
è stato il primo commento
di Finkielkraut,
fatto allontanare
con il peggiorare degli insulti.
Proprio alla vigilia dell’aggressione,
l’intellettuale francese
aveva rilasciato a ‘Le Figaro’
un’intervista
in cui ricordava di avere,
all’inizio,
guardato con rispetto
al movimento dei gilet gialli
e di averne preso poi le distanze
da quando le violenze
sono divenute frequenti
e non solo episodiche.
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www.lastampa.it
ITALIA
Venezia, grandi navi in laguna: i pro e i contro di cittadini e comitati
L’ingombrante presenza
delle grandi navi da crociera
continua a dividere
i veneziani.
Sono molti infatti
ad affermare
che il loro transito
stia compromettendo
il delicato equilibrio ambientale
della laguna e della città;
ma c’è anche chi
la ritiene una presenza positiva,
poiché porta turisti
e dunque lavoro.
Gli uni vorrebbero bandirle
dal bacino di San Marco,
se non proprio
da tutta la laguna;
gli altri preferirebbero mantenere
la possibilità di attracco in centro.
L’orientamento del Comune di Venezia
riguardo a questa annosa questione
mira a portare
il traffico più imponente
a Marghera,
città anch’essa
all’interno della Laguna.
Un’ipotesi contro cui
si batte il Comitato No Grandi Navi,
che prospetta invece
“una nuova struttura
al Lido,
oltre le paratoie del Mose”,
valutazione motivata anche
dalle stime di innalzamento
del livello delle acque
previsto per i prossimi decenni.
corrieredelveneto.corriere.it
www.themeditelegraph.com/it
ESTERI
Trump all’Europa: “processate i miliziani dell’Isis o dovremo liberarli”
Il presidente americano,
Donald Trump,
chiede all’Europa
di processare
800 miliziani dell’Isis
che l’esercito statunitense
ha catturato in Siria.
Come già annunciato,
le truppe americane
si stanno ritirando,
dopo una vittoria
che Trump definisce totale,
contro il Califfato.
Il presidente americano
scrive in un tweet:
«Noi abbiamo fatto
e speso molto,
ora tocca ad altri
fare il lavoro
che sanno fare».
Con queste parole
chiede a Gran Bretagna,
Francia, Germania
e a tutti gli alleati europei
di prendere e processare
i miliziani catturati.
Trump, scrive che gli Usa
«non vogliono vedere
questi combattenti
penetrare in Europa,
dove si prevede che vadano».
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AMBIENTE
Una giapponese pulisce le strade a Pesaro
È una giapponese
la donna che è stata ripresa
mentre pulisce
le strade di Pesaro.
Natsuko Takase,
40 anni,
da 20 residente a Pesaro,
negli ultimi giorni,
con scopa e paletta,
ha ripulito la città marchigiana
da mozziconi e cartacce.
È stata identificata
grazie a Matteo Ricci,
il sindaco della città,
che aveva pubblicato
le immagini della donna
su Facebook
chiedendo alla comunità cittadina
di rintracciarla.
La sua intenzione
è di premiarla
con un piccolo riconoscimento.
Il sindaco ha commentato:
“Ognuno ha il diritto
di vivere in una città pulita,
ma anche il dovere
di non sporcare
ed essere rispettoso
del bene comune.”
www.tgcom24.mediaset.it
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RELIGIONE
McCarrick condannato per pedofilia, il Papa lo spreta
L’ex arcivescovo di Washington
McCarrick
è stato dimesso
dallo stato clericale,
un’ulteriore pena
dopo che il Papa
nel luglio 2018
lo aveva privato
del titolo di cardinale.
La sentenza
non è appellabile.
La Congregazione
per la Dottrina della Fede
lo ha dichiarato colpevole
“di sollecitazione in confessione
e violazioni del sesto comandamento
del decalogo
con minori e adulti,
con l’aggravante
dell’abuso di potere”.
Con questa decisione
McCarrick è il sacerdote
di più alto rango
mai spretato.
Un segnale forte
in vista del summit
sugli abusi
voluto dal Papa
dal 21 al 24 febbraio.
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CULTURA & SOCIETA’
La paranza dei bambini: Orso alla sceneggiatura al festival di Berlino
Al festival del cinema di Berlino
il film italiano
“La paranza dei bambini”
ha ottenuto l’Orso d’argento
alla sceneggiatura.
Il film è tratto
dall’omonimo romanzo
di Roberto Saviano
che ha collaborato
anche alla sceneggiatura del film
con Maurizio Braucci
e Claudio Giovannesi,
che è anche il regista.
Il film racconta
di un gruppo di adolescenti
del rione Sanità di Napoli
che occupano
un vuoto di potere
che si è creato
nella malavita.
L’ Orso d’oro
va invece al film israeliano
Synonymes.
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SPORT
Cecchinato vince il torneo ATP di Buenos Aires
Marco Cecchinato
ha vinto il Torneo ATP
di Buenos Aires,
battendo in finale
il tennista argentino Schwartzmann
con il punteggio
di 6-1 6-2.
Per Cecchinato
è il terzo titolo in 9 mesi
e la terza vittoria
su altrettante finali.
La partita è durata
poco più di un’ora.
Nel primo set
ha avuto un break
di 5 game consecutivi.
Non ha concesso
nessuna palla break
e ha perso solo 8 punti al servizio
in tutta la partita.
Con questo risultato
è salito al numero 17
del ranking mondiale.
www.ubitennis.com
www.gazzetta.it
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