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ITALIA
Image Secretaría de Cultura de la Nación , Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic license.
Mimmo Lucano condannato a 13 anni e 2 mesi
Mimmo Lucano,
l’ex sindaco di Riace (Calabria),
è stato condannato dal tribunale di Locri
a 13 anni e 2 mesi di carcere
“per presunti illeciti
nella gestione dei progetti
di accoglienza degli immigrati”.
Lucano aveva gestito
le risorse pubbliche del suo comune
per realizzare un progetto di accoglienza
a favore dei migranti,
coinvolgendo e facendo rivivere
l’intera comunità locale.
Il “modello Riace” è diventato
un simbolo di riscatto
in uno dei territori più colpiti
dalle infiltrazioni criminali.
I magistrati hanno fatto
una sorta di “calcolo algebrico”,
sommando tutti i capi d’accusa,
cioè una serie di illeciti amministrativi
nella gestione delle risorse
e degli appalti pubblici,
senza considerare
le reali intenzioni dell’ex sindaco,
e l’assenza di un’intenzione criminale.
Lucano ha commentato la sentenza
con queste parole:
“Rifarei tutto.
Anche il tentativo di prolungamento
dell’asilo politico
per la giovane immigrata Becky Moses,
poi trasferita a forza da Riace
e morta bruciata
nella tendopoli di Rosarno,
qualche mese dopo”.
Intanto in Italia monta l’indignazione
verso questa condanna
da molti considerata “ingiusta”
e dal mondo dello spettacolo e della cultura
arrivano atti di pubblica solidarietà.
ESTERI
Image Paul Masoud Akbari , Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
Kabul, bomba in una moschea provoca 12 morti
Secondo Zabihullah Mujahid,
portavoce dei talebani,
e l’emittente al Jazeera,
il 3 ottobre
un attentato alla moschea Eid Gah
nel centro di Kabul
avrebbe provocato 12 morti
e oltre 30 feriti.
Secondo le fonti riportate,
una bomba avrebbe colpito
un gruppo di civili
all’entrata della moschea.
L’attacco terroristico
sarebbe accaduto
durante la cerimonia funebre
della madre del portavoce dei talebani,
che da metà agosto
hanno ripreso il potere
in Afghanistan.
Secondo alcune fonti di sicurezza
interne al paese,
tre persone sarebbero state arrestate,
nonostante nessuna organizzazione
abbia rivendicato
la responsabilità dell’attacco.
La moschea,
consacrata nel sedicesimo secolo,
è la seconda per dimensioni a Kabul,
ed è tipicamente considerata
la principale moschea religiosa del paese.
ITALIA
Aereo da turismo precipita nel milanese
Un piccolo aereo da turismo
è precipitato
a San Donato Milanese, Milano,
schiantandosi sopra una palazzina.
A bordo si trovavano
8 persone,
tutte decedute nello schianto.
Il pilota e proprietario dell’aereo,
era Dan Petrescu,
un miliardario rumeno
di 68 anni.
Insieme a lui
altri 7 passeggeri:
la moglie, il figlio
e un’altra famiglia italiana.
L’aereo era diretto
in Sardegna ma,
secondo le prime ricostruzioni,
potrebbe essersi incendiato
a causa di un’avaria.
Sembra, infatti,
che poco dopo il decollo
il pilota abbia richiesto
la possibilità di rientrare e atterrare.
Petrescu ha quindi effettuato una virata
ma si sarebbe schiantato sulla palazzina,
scatenando un incendio
che ha coinvolto l’aereo,
lo stabile di due piani
e alcune auto parcheggiate.
Fortunatamente l’edificio era disabitato
al momento dello schianto.
I pompieri hanno impiegato diverse ore
per domare l’incendio.
L’Agenzia nazionale
per la sicurezza del volo
ha aperto un’inchiesta
per scoprire le cause dell’incidente.
www.rainews.it
www.lastampa.it
ESTERI
Image Rama , Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 France license.
Qatar, prime elezioni della storia
In Qatar si sono svolte
le prime elezioni legislative
della storia del paese.
Si è registrata una affluenza
del 63,5%,
molto soddisfacente
se confrontata
con le elezioni comunali del 2019
in cui meno di 1 elettore su 10
aveva votato.
I cittadini sono stati chiamati
ad eleggere 30 dei 45 seggi
del Majlis al-Shura,
un organo consultivo e legislativo
i cui membri, solitamente,
sono nominati dall’emiro.
Tra gli oltre 200 candidati
vi erano anche 26 donne
che però non sono state elette.
Le elezioni
hanno comunque rappresentato
un importante passo per il paese
e hanno mostrato
che la famiglia al potere,
Al Thani,
sta davvero prendendo in considerazione
l’ipotesi di “condividere il potere”.
sicurezzainternazionale.luiss.it
www.ansa.it
ITALIA
Roma: incendio al Ponte di ferro
A Roma è andato a fuoco
il Ponte dell’industria,
noto come Ponte di Ferro,
nel quartiere Ostiense.
Il rogo ha interessato in particolare
una delle passerelle metalliche pedonali
dove passano anche cavi
e condotte del gas.
L’incendio ha fatto crollare
una parte della struttura
mentre la parte
dove transitano i veicoli
non è crollata.
Il ponte,
costruito nel 1862-63,
collega i due quartieri
Ostiense e Marconi
ed è stato chiuso al traffico
dopo l’incendio.
Gli inquirenti sono al lavoro
per determinare le cause del rogo
che si è sviluppato
dalla parte sottostante la struttura:
tra le ipotesi
il fornelletto di un clochard.
ESTERI
Image Keith Kristoffer Bacongco , Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic license.
Presidente delle Filippine si ritira dalla politica
Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine,
ha annunciato il suo ritiro dalla politica.
L’annuncio è stato fatto dal suo ufficio,
e al momento non avrebbe ancora
nominato ufficialmente un successore.
Voci di corridoio mormorano
che la scelta del presidente
sia un modo per lasciare campo libero
a sua figlia Sara,
al momento in testa nei sondaggi.
L’iniziale intenzione
del presidente uscente era,
in effetti, quella di candidarsi
nel 2022 come vicepresidente.
Anche se nelle sue dichiarazioni
Duderte parla di una scelta
basata sui dissensi
da parte della popolazione filippina,
i sondaggi lo smentiscono;
il livello di popolarità
non è cambiato molto rispetto al 2016,
quando venne eletto presidente,
ma adesso non potrebbe correre
per un nuovo mandato,
di conseguenza la decisione di ritirarsi.
Probabilmente l’endorsement di Duderte
a sua figlia
gli servirà a garantirgli
una tutela dalla giustizia
nazionale e internazionale:
le accuse che pendono su di lui
sono quelle di mandante di omicidi
e altre atrocità
nella sua guerra al traffico di droga.
www.repubblica.it
www.rainews.it
ECONOMIA
Pandora Papers, investigazione fa luce sui tesori segreti dei ricchi
A cinque anni dai Panama Papers,
una nuova indagine
elaborata dal Consorzio internazionale
dei giornalisti investigativi,
ha svelato i segreti finanziari
di capi di stato,
celebrità e criminali di tutto il mondo.
L’inchiesta,
denominata ‘Pandora Papers’,
è stata sviluppata
nell’arco di due anni
da oltre 600 giornalisti
provenienti da 150 testate
in 117 paesi diversi.
Le informazioni pubblicate
rivelano migliaia di conti
in paradisi fiscali
accomunati da un unico studio legale,
e contengono dati compromettenti
sulle transazioni
di vari personaggi di spicco.
Tra di essi,
il Re di Giordania,
il premier populista ceco Andrej Babis,
e il presidente del Kenya,
che avrebbero tutti acquistato
proprietà lussuose o entità offshore
dal valore di migliaia di dollari.
Nonostante non compaia esplicitamente
il nome di Vladimir Putin,
l’indagine fa luce
sui possedimenti offshore
della sua cerchia più stretta.
Inoltre, nella lista dei nomi
compaiono anche Shakira,
Tony Blair,
Julio Iglesias,
alcuni mafiosi di rilievo,
e il fondo della Regina d’Inghilterra,
che sarebbe stato usato
per acquistare una proprietà londinese
da 67 milioni di sterline.
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