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ESTERI
La Global Sumud Flotilla è stata fermata da Israele
La Global Sumud Flotilla,
con oltre cinquanta imbarcazioni
e attivisti da tutto il mondo,
partita per rompere il silenzio
sull’assedio di Gaza
e portare aiuti umanitari
alla popolazione palestinese,
è stata abbordata dalla marina militare di Israele,
che ha fermato quasi tutte le navi
in acque internazionali.
Gli attivisti sono stati trasferiti
al porto di Ashdod
per essere identificati
ed espulsi.
Tra loro ci sono anche quaranta italiani.
Per qualche ora,
l’imbarcazione Mikeno
ha toccato le acque di Gaza,
suscitando speranza,
ma i contatti si sono interrotti
ed è stata bloccata.
In Italia la notizia ha sollevato
innumerevoli mobilitazioni:
cortei, sit-in, manifestazioni
e uno sciopero generale il 3 ottobre.
I promotori parlano di un “atto di dignità”
contro un blocco
che soffoca vite e speranze,
mentre Israele ribadisce
che si tratta di una minaccia
alla propria sicurezza.
www.ilfattoquotidiano.it
www.wired.it
ITALIA
Sciopero nazionale tra polemiche e difesa dei lavoratori
Il 3 ottobre l’Italia si è fermata
per uno sciopero generale
contro il blocco della missione
Global Sumud Flotilla per Gaza
da parte di Israele.
La protesta,
indetta da Cgil, Usb, Cub e Sgb,
ha visto alta partecipazione
in cortei e manifestazioni
in molte grandi città.
A Roma oltre 60mila persone in piazza,
40mila a Genova, 30mila a Cagliari,
migliaia a Siena, Arezzo,
Pisa, Milano e Torino.
Secondo le prime informazioni
solo a Torino ci sono stati degli scontri,
mentre nel resto d’Italia
le manifestazioni sono rimaste pacifiche.
Lo sciopero riguarda tutti i settori
pubblici e privati:
trasporti, scuola, sanità,
porti, logistica e taxi,
con fasce minime garantite.
Treni, autobus, tram,
metropolitane e aerei hanno subito
ritardi o cancellazioni.
La Commissione di garanzia sugli scioperi
ha dichiarato illegittima
l’astensione del 3 ottobre,
perché non rispetta
il preavviso obbligatorio di 10 giorni
previsto dalla legge.
I sindacati replicano
che lo sciopero è legittimo
perché motivato da “gravi eventi”
e annunciano ricorso al giudice del lavoro:
l’abbordaggio delle forze israeliane
alle navi della Global Sumud Flotilla
è stato “un attacco all’ordine costituzionale
che impedisce un’azione umanitaria (…).
Un attentato diretto all’incolumità
e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori,
volontarie e volontari imbarcati”.
ESTERI
Trump vuole desecretare i file su Amelia Eahart
Uno degli ultimi annunci
del presidente americano Donald Trump
è stato quello di voler desecretare
i file sull’aviatrice Amelia Earhart.
La famosa aviatrice americana
sarebbe misteriosamente sparita
durante un volo sull’Oceano Pacifico
nel 1937,
mentre tentava di diventare la prima donna
a circumnavigare la terra.
La storia di questa pioniera,
la prima donna in assoluto
ad attraversare in solitaria l’Oceano Atlantico,
è molto interessante
e rimane avvolta nel mistero.
Amelia Eahart ha completato
quasi tre quarti del giro del mondo
prima di scomparire improvvisamente,
senza mai più essere rivista
mentre volava dalla Nuova Guinea
all’isola di Howland.
Fra le ipotesi che si fanno
è che siano stati catturati dai giapponesi
oppure che siano morti come naufraghi
su un’isola deserta.
Dopo 90 anni di silenzi
il presidente Trump chiede
alla sua amministrazione
di declassificare e divulgare
i documenti governativi
relativi alla Eahart e al suo ultimo viaggio
finora rimasti in mano all’FBI.
www.lastampa.it
www.corriere.it
ESTERI
Proteste in Marocco: GenZ chiede le dimissioni del governo
In Marocco giovani cittadini,
soprattutto della Generazione Z,
stanno manifestando da giorni
per chiedere cambiamenti urgenti.
Le proteste nascono dal malcontento
per scuole e ospedali
troppo carenti,
dalla disoccupazione giovanile
sempre più alta
e dalla percezione diffusa
di corruzione.
Molti ragazzi criticano anche
le spese ingenti
destinate a grandi eventi sportivi,
come la Coppa del Mondo 2030,
ritenendo che quelle risorse
dovrebbero essere usate
per migliorare i servizi essenziali.
I manifestanti chiedono
in modo sempre più esplicito
le dimissioni del governo,
ritenuto responsabile della situazione.
Il primo ministro Aziz Akhannouch
ha dichiarato che l’esecutivo
è pronto al dialogo,
ma per molti cittadini
le risposte restano lente e insufficienti
rispetto all’urgenza dei problemi.
La tensione è alta:
negli scontri con le forze dell’ordine
a Leqliaa sono morte tre persone
e centinaia di giovani
sono stati arrestati o feriti.
Le manifestazioni non riguardano
soltanto le grandi città,
ma si stanno diffondendo
anche in diverse province,
segno che la protesta è ormai capillare.
www.repubblica.it
it.euronews.com
RELIGIONE
Nuovo volto per la Chiesa anglicana: Sarah Mullally arcivescovo a Canterbury
Per la prima volta nella storia
della Chiesa d’Inghilterra
una donna guiderà la comunità anglicana.
A 63 anni, Sarah Mullally
è stata scelta dal sinodo
come nuovo arcivescovo di Canterbury,
al posto di Justin Welby,
che si è dimesso
dopo uno scandalo sulla gestione di abusi.
Decorata con il titolo di Dame,
Sarah Mullally era già
arcivescovo di Londra dal 2018,
ruolo che le aveva dato grande visibilità
come prima donna in una posizione
così alta nella Chiesa.
La sua nomina arriva
in un momento complicato,
segnato da scandali sessuali,
accuse di insabbiamenti
e forti critiche alla gerarchia ecclesiastica.
Con lei, dopo oltre 500 anni di storia,
la Chiesa nata dallo scisma di Enrico VIII
si apre davvero alla guida femminile.
Ora Mullally dovrà affrontare questioni delicate:
la parità di genere,
i diritti delle persone LGBTQ
e la credibilità di un’istituzione
che resta segnata dal peso
degli scandali del passato.
www.ansa.it
www.tgcom24.mediaset.it
CULTURA & SOCIETA’
E’ morta la scienziata Jane Goodall
Jane Goodall, celebre scienziata
e attivista inglese,
è morta a 91 anni
mentre si trovava in California
per un tour di conferenze.
Nata a Londra nel 1934
e cresciuta a Bournemouth,
fin da bambina coltivò un grande interesse
per l’Africa e i suoi animali.
Nel 1956 si trasferì in Kenya,
dove incontrò Louis e Mary Leakey,
con cui iniziò la ricerca sul campo.
Nel 1960 iniziò i suoi studi sugli scimpanzé
sulle rive del lago Tanganica, in Tanzania,
scoprendo tra l’altro che erano capaci
di usare strumenti,
un’abilità fino ad allora considerata
esclusiva dell’uomo.
Queste osservazioni,
pubblicate su ‘Nature’
e diffuse dal ‘National Geographic’,
cambiarono radicalmente
il modo di pensare i primati.
Goodall fu una delle prime donne
a dedicarsi a ricerche di lungo periodo
sulle grandi scimmie nel loro ambiente naturale,
diventando un simbolo sia per le scienziate
sia per l’attivismo ambientale.
Negli anni fondò il Jane Goodall Institute,
dedicato alla difesa dei primati e delle foreste,
e si impegnò in attività di divulgazione
e sensibilizzazione a livello mondiale,
soprattutto contro la deforestazione.
www.internazionale.it
www.ilpost.it
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