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ESTERI
Russia, disconnessione da internet globale entro l’11 marzo
“Entro l’11 marzo
tutti i server e i domini
devono essere trasferiti
nella intranet russa”.
Il messaggio è stato inviato da Cernenko,
viceministro russo dello Sviluppo Digitale.
Così la Russia si prepara
a uscire dalla rete Internet,
completando l’isolamento
dalle comunicazioni globali,
cominciato sin dal primo giorno
dell’attacco all’Ucraina.
Mosca ha iniziato i preparativi
per trasferire tutte le trasmissioni,
le connessioni ai server
e la gestione dei domini interni
su una rete parallela,
la intranet nazionale Rucom.
Questa operazione giunge
al termine del processo avviato nel 2019,
con la legge firmata da Putin
sull’internet “sovrano” in Russia.
Al termine del processo,
il traffico web
sarà interamente controllato dallo Stato:
la Russia uscirà dalla rete globale
per proteggere i propri sistemi
da attacchi cibernetici.
La guerra si combatte anche
tra hacker nel “dark web”:
i filo-russi di XakNet hanno violato già
circa 44.000 router wifi ucraini.
XakNet risponde così al recente attacco
del gruppo Anonymous
ai danni di “Beeline”,
provider del colosso
delle telecomunicazioni VimpelCom,
e di “X5 Retail”,
il più grande rivenditore
di prodotti alimentari della Russia.
www.adnkronos.com
www.corriere.it
ESTERI
Usa, sparatoria in una scuola
Una sparatoria si è verificata
fuori dall’East High School,
in Iowa.
Secondo le prime ricostruzioni,
i colpi, 11 in totale,
sarebbero stati sparati
da diversi veicoli in corsa.
3 studenti sono stati colpiti;
uno è morto sul colpo
e altri due
sono rimasti gravemente feriti.
Dopo l’allarme il liceo
è stato messo subito in lockdown
e agli abitanti del quartiere
è stato raccomandato
di non uscire di casa.
Sul posto sono intervenute
le forze dell’ordine
che si sono messe
sulle tracce delle auto
da cui sono partiti i colpi.
Per l’attentato,
di cui non si conosce ancora
il movente,
sono stati arrestati
sei adolescenti,
di età compresa
tra i 14 e i 17 anni.
www.ansa.it
www.tgcom24.mediaset.it
ESTERI
McDonald’s chiude 850 ristoranti in Russia
La catena di fast-food McDonald’s
ha annunciato la chiusura temporanea
di oltre 850 suoi ristoranti in Russia,
in seguito all’invasione dell’Ucraina.
Secondo quanto riporta
l’agenzia Bloomberg
l’azienda continuerà comunque
a pagare gli stipendi
dei 62.000 dipendenti
nel paese.
Allo stesso modo Starbucks
chiuderà 130 bar,
mentre Pepsi e Coca Cola
interromperanno le vendite in Russia.
La decisione sembra essere dovuta
alla tensione crescente
sui social media,
che hanno spinto queste multinazionali
a prendere una posizione.
Infatti in questi primi giorni di conflitto
il fatto che tutti i McDonald’s russi
fossero rimasti operativi
ha suscitato numerose critiche.
La società ha dichiarato
che le attività in Russia e Ucraina
costituiscono circa il 9%
delle entrate annuali,
pari quindi a 2 miliardi di dollari.
ESTERI
Istanbul vieta la marcia per l’8 Marzo
L’otto Marzo è la data scelta
per la giornata internazionale
dei diritti delle donne.
Per tale ragione a Istanbul
era stata organizzata una marcia
che avrebbe dovuto attraversare
il centro della città.
La manifestazione era stata indetta
dalla piattaforma contro femminicidi
insieme a diverse altre sigle
di organizzazioni femministe
che si occupano di difesa
dei diritti delle donne
e della comunità LGBT.
Le attiviste si erano date appuntamento
vicino alla conosciutissima piazza Tunel
per compiere una marcia
nel centro della città.
La prefettura ha però vietato la manifestazione
per ragioni di ordine pubblico.
Sono stati denunciati vari fermi
nei quartieri di Kadikoy
e Besiktas.
Nonostante il divieto, tuttavia,
circa un centinaio di donne
sono riuscite a radunarsi
nel quartiere di Cihangir
dove si è svolta
una piccola manifestazione.
SPORT

Image Martin Rulsch, Wikimedia Commons, Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.
Atleta russo esibisce il simbolo della guerra sulla maglietta
In questi tristi giorni
in cui la Russia
sta occupando l’Ucraina,
sui carri armati
e sui veicoli bellici russi
si può leggere la lettera “Z”,
simbolo dell’invasione russa.
La stessa lettera era presente
anche sulla divisa di un atleta russo
durante le series di Coppa del mondo
di ginnastica artistica,
Ivan Kuliak,
il quale è salito sul podio
accanto a un atleta ucraino
con la “Z” in bella vista sul petto.
Una vera e propria presa di posizione
da parte di Kuliak,
risultata ancora più grave
data la presenza accanto a lui
dell’ucraino Illia Kovtun.
Quella semplice lettera “Z”
rappresenta il supporto
all’invasione in Ucraina,
che sta costando la vita
a troppe persone
in così poco tempo.
La lettera “Z” letteralmente
deriva da “za pobedu”,
che significa “per la vittoria”.
Kuliak non è l’unico
a sfoggiare il simbolo pro Putin:
anche molti politici,
attivisti e influencer
lo stanno indossando.
Immediata la reazione da parte della Fig
(Federazione internazionale della ginnastica):
ha aperto un procedimento disciplinare
nei confronti di Kuliak,
e ha escluso dal 7 marzo
gli atleti russi e bielorussi
da tutte le competizioni.
www.raisport.rai.it
tg24.sky.it
SPORT

Image Quirinale.it.
Primo oro per lʼItalia alle Paralimpiadi
Giacomo Bertagnolli ha vinto
la prima medaglia dʼoro
per lʼItalia
alle Paralimpiadi di Pechino.
Lʼatleta azzurro,
assieme alla guida Andrea Ravelli,
ha infatti vinto
la gara di combinata
di sci alpino per ipovedenti.
Medaglia dʼargento per lʼAustria
e bronzo per la Gran Bretagna.
Bertagnolli aveva anche vinto
la prima medaglia
della spedizione azzurra,
lʼargento in SuperG.
Il portabandiera italiano
si è dichiarato soddisfatto
“perché era l’unica
che non avevo vinto quattro anni fa
a PyongChang”.
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