ITALIA
Matteo Renzi lascia il PD e forma un nuovo partito
Si chiamerà “Italia Viva”
il nuovo partito di Matteo Renzi,
che ha deciso di lasciare
il Partito Democratico,
dopo aver contribuito in parte
a rendere possibile
la nuova coalizione di governo
tra 5stelle e Democratici.
Renzi è stato presidente
del Consiglio dei Ministri
dal 2014 al 2016
e segretario del PD
per due mandati,
dal 2013 al 2018.
L’ex leader democratico
ha reso pubblica la sua decisione
durante la trasmissione televisiva
“Porta a Porta”.
Al conduttore Bruno Vespa
ha risposto di essere disponibile
a un confronto con Matteo Salvini
e di essere grato al PD,
anche se lo considera
un partito superato.
Circa 40 dei parlamentari PD
lo seguiranno nella nuova formazione:
25 deputati e 15 senatori.
La reazione di Nicola Zingaretti,
l’attuale segretario PD,
non è stata di sorpresa,
ma non nasconde
che “è un rischio,
perché con una nuova sigla politica
cambia il quadro di governo”
e continua facendo “appello
al senso di responsabilità di tutti”
per evitare una nuova crisi.
ESTERI
Elezioni Tunisia, si andrà al ballottaggio
Dopo la morte
del presidente 92enne
Beji Caid Essebsi,
avvenuta a luglio,
la Tunisia si è recata alle urne
per eleggere un nuovo presidente.
Ma nessuno dei candidati
ha ottenuto la maggioranza.
Si andrà quindi
al ballottaggio.
A contendersi la carica
saranno due conservatori,
populisti e anti-governativi.
Kais Saied è un giurista indipendente,
senza precedenti esperienze politiche.
Nabil Karoui è un magnate dei media,
attualmente in carcere
con l’accusa di riciclaggio
ed evasione.
La sinistra, invece,
non ha saputo mantenere
i consensi degli elettori
perché troppo divisa.
Si tratta delle seconde
libere elezioni
dall’insurrezione del 2011,
che fece cadere
il governo autocratico
di Zine el-Abidine Ben Ali.
La sfiducia verso la classe politica
che ha governato
da allora ad oggi
è dovuta all’aumento
della disoccupazione
e del costo della vita.
“La rivoluzione del 2011
rimane un ricordo lontano”.
www.ansa.it
www.dinamopress.it
ITALIA
Morta per errata trasfusione di sangue
Un’anziana donna è morta
in un ospedale di Vimercate,
in provincia di Monza,
in seguito a un’errata
trasfusione di sangue.
La donna aveva subito
un intervento chirurgico al femore
ed è stata sottoposta
a una trasfusione
che le ha causato la morte.
È probabile che il decesso
sia stato causato
da uno scambio di sacche di sangue:
per errore le sono state date
quelle di un’altra paziente
con lo stesso cognome
ma con gruppo sanguigno differente.
Il diverso gruppo sanguigno
ha provocato una reazione degli anticorpi
che a loro volta
hanno provocato la morte
della paziente.
Il ministero della salute
ha disposto l’invio di ispettori
per indagare su quanto accaduto.
www.rainews.it
milano.repubblica.it
ESTERI
Attacchi con droni contro due impianti petroliferi in Arabia Saudita
In un colpo solo
si azzera il 5%
delle forniture mondiali di greggio
e sale al massimo livello
la tensione tra Usa e Iran,
con il capo delle forze aeree
dei pasdaran iraniani
che fa sapere:
“Siamo pronti alla guerra”.
Nella serata di domenica 15
Washington ha diffuso
le foto satellitari
degli impianti petroliferi sauditi colpiti;
lunedì pomeriggio
un portavoce di Riad
ha fornito due elementi importanti:
le armi usate sono iraniane
e il raid non è partito dal territorio yemenita.
L’incursione sulle raffinerie
si inserirebbe in una strategia progressiva
messa in atto dagli sciiti Houti
sorretti dagli iraniani.
Tutto è iniziato
sabato 14 settembre
quando una ventina di droni,
ha attaccato gli stabilimenti petroliferi sauditi
di Abqaiq e Khurais,
fra i più grandi del mondo,
di proprietà della compagnia Saudi Aramco,
costringendo l’Arabia Saudita
a interrompere oltre metà
della sua produzione totale di petrolio.
Riad ha annunciato
che compenserà il taglio della produzione,
pari a 5,7 milioni di barili al giorno,
attingendo alle riserve strategiche,
che in giugno ammontavano
a 188 milioni di barili.
Gli analisti del settore
temono però
che il prezzo del petrolio
potrebbe salire a 100 dollari al barile
se le forniture
non saranno ripristinate rapidamente.
www.repubblica.it
www.ilmessaggero.it
ITALIA
Arrestati capi ultrà Juventus
Sono 37 le persone indagate
dalla Digos di Torino
in un’indagine
sui gruppi ultrà
di tutta Italia.
Di queste,
6 persone sono in carcere.
Nel corso delle indagini
sono state fatte
225mila intercettazioni.
Sono stati sequestrati:
striscioni, magliette,
stendardi
e una statuetta raffigurante
il volto di Mussolini.
L’indagine, chiamata “Last Banner”
e partita dalla denuncia
della stessa società juventina,
ha dimezzato
la curva dei propri tifosi.
I due gruppi principali,
“drughi” e “tradizione”
non esporranno
i loro tradizionali striscioni
già dalla partita di sabato
Juve – Verona.
www.gazzetta.it
www.ilfattoquotidiano.it
ESTERI
Avvistata zebra a pois
Nella riserva naturale
di Masai Mara, in Kenya,
è stata avvistata
una zebra nera
a pois bianchi.
È stata una delle guide turistiche
ad avvistarla e fotografarla.
L’animale è stato battezzato Tira,
dal cognome della guida.
Secondo gli esperti
il suo manto così diverso
da quello delle altre zebre
potrebbe essere causato
da un problema di melanina.
Già in passato
altri esemplari
avevano presentato manti irregolari,
ma quello di Tira è particolare
perché le sue strisce sembrano
dei pois.
CULTURA & SOCIETA’
Biglietti da record per il tour di Michelle Obama
Michelle Obama,
moglie dell’ex presidente degli Stati Uniti
Barack Obama,
si prepara per il tour
del suo “Moderated Conversation”,
che partirà il 23 settembre.
Secondo il New York Post
i biglietti per assistere all’evento
sono molto richiesti
e di conseguenza i prezzi sono alti:
ad esempio per la data del 3 novembre
a Newark,
in New Jersey,
il costo di un biglietto
varia da 144 a 4200 dollari.
Per il tour di Michelle Obama
sono previste tappe
sia in America
che in Canada.
www.ansa.it
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
CULTURA & SOCIETA’
La Grande Bellezza nella Top 100 del Guardian
“La grande bellezza”,
il film di Paolo Sorrentino
vincitore dell’Oscar nel 2014,
è stato inserito
nella top 100
dei migliori film del secolo
del Guardian.
Inserito al 17esimo posto,
il film è il primo della lista
tra le produzioni italiane.
Nella classifica
sono stati inseriti
anche altri film italiani
come “La stanza del figlio”
di Nanni Moretti,
“Gomorra”
di Matteo Garrone
e “Chiamami col tuo nome”
di Luca Guadagnino.
Il primo della lista
è “Il petroliere”,
diretto da Paul Thomas Anderson
nel 2007.
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Alberto says
Mi piace molto questo modo di diffondere le notizie dunque tento di ascoltare i podcast sempre che ho tempo.