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ITALIA
Airbnb offre alloggi gratis per medici e infermieri
Airbnb lancia un’iniziativa
per aiutare medici e infermieri
a trovare un alloggio gratuito.
A causa dell’emergenza coronavirus,
molti, tra medici e infermieri,
saranno infatti chiamati
a lavorare in trasferta.
Airbnb ha quindi
creato il progetto
“Airbnb per medici
e infermieri”
(airbnb.it/medicieinfermieri).
In questo modo
il personale sanitario
potrà inviare una richiesta
e beneficiare di un alloggio
completamente gratuito
per un periodo di 2 mesi.
L’iniziativa è stata lanciata
in collaborazione
con l’associazione OspitaMI,
che gestirà le prenotazioni.
Airbnb, invece,
si farà carico
delle spese correnti degli host,
come pulizie e sanificazione.
Giacomo Trovato,
Country Manager di Airbnb Italia
ha dichiarato:
“Mettere a disposizione la propria casa
in favore degli operatori sanitari
è un modo semplice
per dimostrare solidarietà
nei confronti di chi è in prima linea
per combattere l’emergenza”.
CULTURA & SOCIETA’
Cancellato l’Eurovision
A causa del Coronavirus
l’Eurovision Song Contest,
la cui finale era prevista
il 16 maggio a Rotterdam,
è stato cancellato.
A darne notizia
un comunicato ufficiale
pubblicato sul sito
dell’European Broadcasting Union.
“Le restrizioni sugli spostamenti
e i rischi di salute
per i concorrenti e i fan
hanno reso impossibile
continuare a organizzare l’evento
come programmato”
si legge nel comunicato.
È la prima volta nella storia
che l’evento viene cancellato:
si svolge infatti ogni anno
dal 1956.
Diodato, il rappresentante italiano
per l’edizione di quest’anno
ha espresso il suo dispiacere,
ritenendo comunque giusta la decisione
perché va data priorità
alla salute delle persone.
www.repubblica.it
www.lastampa.it
TECNOLOGIA
Le piattaforme in streaming abbassano l’alta definizione in Europa per non intasare la rete
Il CEO di Netflix Reed Hastings,
a colloquio con Thierry Breton,
commissario Ue per il Digitale,
ha dichiarato che Netflix
ha deciso di ridurre
il traffico dati del 25%,
senza perdere la qualità del servizio
offerto ai clienti in Europa.
Anche i Ceo di Google e Youtube,
aderiscono a questa iniziativa.
La motivazione è di evitare
il “sovraccarico” della rete,
perché in questo periodo
il numero degli utenti connessi
è moltiplicato
e lo streaming in alta definizione
occupa molto spazio
nelle bande di trasmissione dati.
La decisione, per ora,
è stata soltanto annunciata,
ma le società sono pronte
a renderla operativa
con il parere più che positivo
da parte di Bruxelles.
www.ilpost.it
www.ilmessaggero.it
ITALIA
Piero Angela agli anziani ‘Scrivete la storia della vostra vita’
Piero Angela, uno dei più famosi
divulgatori scientifici d’Italia,
intervistato in merito
all’attuale situazione coronavirus
ha dichiarato:
«Gli italiani sono indisciplinati per natura,
la trasgressione è quasi un piacere.”
Così, l’esperto 91enne,
ha commentato la situazione di quarantena
imposta dal governo.
Angela ha raccomandato agli italiani
di rispettare le disposizioni di sicurezza.
Tra i vari consigli
che il divulgatore ha suggerito
per trascorrere la quarantena,
uno è sicuramente il più importante
secondo Angela,
che ha dichiarato:
“Alle persone anziane, ma non solo,
direi di approfittare di questo periodo
per scrivere la storia della loro vita.
le radici sono sempre importanti”.
Il presentatore ha poi aggiunto
che approfitterà del tempo libero
per rileggere i suoi libri,
che verranno raccolti
in una collana,
e per incidere un disco jazz
con Dino Piana,
musicista di fama internazionale.
TECNOLOGIA
Zuckerberg, Italia esempio virtuoso per social network al servizio dell’emergenza
Per Mark Zuckerberg,
l’Italia è la nazione che più di tutte
utilizza in modo virtuoso Facebook.
Le comunicazioni a distanza
attraverso le piattaforme
gestite dalla sua società
– Facebook, Whatsapp e Messenger –
si sono moltiplicate
in queste settimane
di isolamento forzato.
Gli italiani, dunque,
si rivelano molto tecnologici
nella gestione della vita quotidiana:
didattica a distanza,
concerti in diretta,
proiezioni di filmati
sulle facciate dei palazzi,
videochiamate anche collettive,
magari per condividere l’aperitivo
con amici e parenti…
E per quanto riguarda la gestione
dell’emergenza in corso,
Zuckerberg ha detto:
“In Italia abbiamo visto cose
che ci hanno ispirato,
come il Papa che celebra la messa
in diretta su Facebook,
oppure il medico di Bergamo
che racconta ogni giorno
il suo lavoro in ospedale”.
L’Italia è diventata quindi
un modello di ispirazione
per molte nazioni
in questa crisi mondiale.
www.lastampa.it
www.punto-informatico.it
CULTURA & SOCIETA’
L’Unesco garantisce accesso alla biblioteca digitale mondiale
Mentre cresce il numero di paesi
che sceglie di chiudere le scuole
per cercare di prevenire
la propagazione del Covid-19,
l’Unesco ha garantito
libero accesso
alla biblioteca digitale mondiale.
Il patrimonio culturale,
composto di libri,
mappe e molteplici forme
di contenuti multimediali,
è principalmente destinato
agli 850 milioni di alunni,
che a causa del Coronavirus
al momento non stanno frequentando
le lezioni in maniera normale.
La crisi sanitaria ha, infatti,
colpito tutti:
dai bambini delle scuole elementari
ai giovani adulti delle università,
in ben 105 paesi.
Per questo la biblioteca multimediale,
o “World Digital Library”,
presenta un’inestimabile opportunità,
in un periodo in cui molti
sono costretti a rimanere a casa,
per proseguire,
o per cominciare gli studi.
CULTURA & SOCIETA’
La musica non si ferma, concerti via web
Il coronavirus non ferma la musica.
Numerosi artisti, infatti,
hanno deciso di offrire
concerti in streaming
o su vari social,
come Facebook e Instagram.
A iniziare è stato Chris Martin
che avrebbe dovuto suonare
con la sua band, i Coldplay,
ma i membri sono tutti
in paesi diversi
e non hanno potuto riunirsi.
Martin ha perciò offerto
30 minuti di musica
da casa sua
tramite una diretta Instagram.
Anche John Legend,
Neil Young, Keith Urban
e Ben Gibbard
stanno sperimentando questa modalità.
Patti Smith ha offerto
un concerto sui social.
Jovanotti, un cantante italiano,
ha creato l’hashtag #iosuonodacasa
per essere aggiornati
sugli eventi musicali.
www.quotidiano.net
www.ansa.it
CULTURA & SOCIETA’
Le origini dell’inno d’Italia
L’inno d’Italia risale al 1847
e porta in realtà il nome
di ‘Canto degl’Italiani’.
Fu scritto da Goffredo Mameli
e Michele Navarro
durante una serie di moti popolari
per ispirare Genova
al patriottismo.
Il Canto degl’Italiani
venne poi adottato per la prima volta
come inno nazionale
nel 1946.
Tuttavia, quando ciò accadde,
il ministro della Guerra dell’epoca
lo suggerì semplicemente
come inno provvisorio,
e solo nel 2006
è stato riconosciuto in via definitiva
come inno nazionale ufficiale
dal Senato italiano.
Il brano,
che durante queste ultime settimane
viene spesso suonato
sui balconi di tutta Italia,
chiama i “Fratelli” compatrioti
del Belpaese
a lottare per la vittoria,
usando un linguaggio arcaico
che accenna frequentemente
a episodi della storia
della penisola italiana,
dai tempi dell’Impero romano
alle guerre di secessione europee
del diciottesimo secolo.
www.sololibri.net
www.calendarioitaliano.com
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