ITALIA
Decine di arresti nel clan mafioso degli Stidda a Gela
Dopo la caduta di Totò Riina,
il super boss di Cosa Nostra,
i clan mafiosi
che prima erano gli sconfitti
sono risorti,
e adesso si contendono
il potere a Gela,
nella provincia di Messina.
Tra questi c’è la cosca degli Stidda,
diventata la nuova “classe dirigente”
della provincia siciliana.
Un blitz della polizia
è riuscito a colpirne l’organizzazione
arrestando per reati finanziari
75 dei suoi membri,
tra Gela e Brescia,
in Lombardia.
Il potente clan mafioso
era capeggiato da boss mafiosi
ex carcerati
e gestiva traffico di droga
ed estorsioni,
come ha spiegato Francesco Messina,
della Direzione centrale anticrimine della Polizia.
I guadagni “venivano poi reinvestiti
in aziende del settore alimentare”.
Gli esercizi commerciali
che non si fornivano da loro
erano vittime di incendi
e danneggiamenti.
Grazie alla collaborazione
con la Guardia di finanza
sono stati sequestrati beni
per 35 milioni di euro.
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ITALIA
La consulta dice di sì al suicidio assistito
La Corte Costituzionale
dopo una discussione durata giorni
ha detto sì
al suicidio assistito.
Con questa decisione
non sarà più perseguibile
chi aiuta a morire
un malato irreversibile.
La Corte ha comunque
fornito dei limiti:
ha indicato che deve intervenire il legislatore
e inoltre il suicidio
deve avvenire in una struttura
della Sanità pubblica
sotto controllo medico.
Il segretario generale della Cei
(Conferenza episcopale italiana),
monsignor Russo ha dichiarato:
“non comprendo come si possa
parlare di libertà,
la società perde
il lume della ragione”.
Diversi politici,
tra cui Matteo Salvini,
hanno espresso
la loro contrarietà.
ESTERI
Enorme incendio in impianto chimico a Rouen
Nella notte del 26 settembre,
a Rouen, in Francia,
un incendio di grandi proporzioni
si è sviluppato
in un impianto chimico
della società Lubrizol.
L’impianto, che si occupa
della produzione di additivi
per lubrificanti,
è classificato “Seveso”
dalla normativa europea,
cioè ad alto rischio.
Oltre 130 vigili del fuoco
sono stati impiegati
per domare le fiamme
e creare un cordone di sicurezza
intorno all’aerea dell’incendio.
Scuole e università della zona
sono state chiuse
per ragioni di sicurezza.
La prefettura della Normandia
ha rassicurato la popolazione
sul rischio per l’inquinamento aereo
legato al fumo,
che non conterrebbe
sostanze tossiche.
Il prefetto, però,
si è comunque detto preoccupato
per l’eventuale
inquinamento della Senna.
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ITALIA
Genova, firmata l’ordinanza anti Vespa
La cosiddetta “ordinanza anti Vespa”,
firmata il 25 settembre
da Marco Bucci,
sindaco di Genova,
sconvolge il più tipico
degli stereotipi italiani.
Il documento,
ormai di validità ufficiale,
è stato proposto
da Matteo Campora,
assessore all’ambiente,
energia e rifiuti
del Comune di Genova,
città che vanta il primato italiano
per il numero di scooter
attualmente in circolazione.
In vigore dal primo novembre
di quest’anno,
l’ordinanza in questione
vieterà la circolazione
di veicoli privati
in una circoscritta zona
del centro città
dalle 7 alle 19 feriali,
e inoltre impedirà
l’utilizzo di auto e moto
ad alto tasso inquinante
come, appunto,
la classica Vespa.
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ITALIA
Un radar per monitorare ghiacciaio a rischio sul Monte Bianco
Oltre 250mila metri cubi
del ghiacciaio di Planpincieux,
sul Monte Bianco,
rischiano di crollare
sulla Val Ferret.
Per fortuna le temperature
hanno subìto un abbassamento
e l’allarme è diminuito.
Ma la regione Valle d’Aosta
ha immediatamente attivato
una tecnologia ulteriore
per tenere sotto controllo
le variazioni
dell’enorme massa di ghiaccio.
Sarà un radar
a sorvegliarla in tempo reale,
24 ore su 24,
Lo strumento è fornito
dal “Dipartimento programmazione,
risorse idriche e territorio”
della regione Val d’Aosta,
in collaborazione
con la Fondazione “Montagna sicura”.
Il radar funzionerà anche
“in condizioni di scarsa visibilità”
e lavorerà insieme
all’attuale sistema fotografico.
L’allerta ha raggiunto
il presidente del Consiglio Giuseppe Conte,
impegnato nel vertice sul clima dell’ONU,
il quale ha dichiarato che la notizia
“non può lasciarci indifferenti
e che deve scuoterci
e mobilitarci tutti”.
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AMBIENTE
Riscaldamento globale, 2 milioni gli animali scomparsi in Italia
Sono oltre due milioni
gli animali da allevamento
che secondo il più recente rapporto Coldiretti,
nel corso degli ultimi dieci anni
sono gradualmente svaniti
dalle fattorie di tutta Italia.
Il rapporto
“Sos clima per l’agricoltura italiana”
è stato presentato
il 27 settembre a Bologna
in occasione dell’inaugurazione
di un’organizzazione agricolo-interattiva.
Quest’ultima si propone di fare luce
sulla gravemente sottovalutata crisi
che ha comportato la perdita
di un milione di pecore e agnelli,
più di seimila maiali,
e 100mila tra esemplari bovini
e bufaleschi,
e di illustrare le ripercussioni ambientali
di tale scomparsa.
L’attuale fenomeno
di riscaldamento globale,
infatti, ha provocato
un grave inaridimento dei pascoli
che, di conseguenza,
ha colpito direttamente
il numero di animali allevati
e la produzione di prodotti animali.
A rischio, spiega Coldiretti,
sono sopratutto
le aree sottosviluppate
dal punto di vista economico
e sociale.
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CULTURA & SOCIETA’
Ministro dell’istruzione: giustificare le assenze per proteste
In un recente post su Facebook,
Lorenzo Fioramonti,
ministro italiano dell’istruzione,
ha avanzato alcune informazioni
su un’iniziativa
che invita le scuole del paese
a giustificare le assenze
degli studenti coinvolti
nelle manifestazioni
avvenute quest’ultima settimana,
contro il cambiamento climatico.
La settimana dal 20 al 27 settembre
ha infatti visto coinvolti
giovani di ogni paese
nella rivendicazione del loro diritto
a un futuro libero da catastrofe
e desolazione ambientale.
“L’importanza di questa mobilitazione
è fondamentale
per numerosi aspetti,
a partire dalla necessità improrogabile
di un cambiamento rapido
dei modelli socio-economici imperanti”
sottolinea Fioramonti.
Tuttavia non si tratta
di una decisione accolta da tutti.
“Mi sembra un provvedimento
di problematica attuazione”
considera Antonello Giannelli,
presidente dell’Associazione nazionale
dei presidi.
“Come facciamo a sapere
perché un ragazzo
non si presenta a scuola?”
domanda quest’ultimo,
riflettendo sulla possibilità, piuttosto,
di organizzare una giornata
dedicata al pianeta
e di chiudere tutte le istituzioni accademiche
per l’occasione,
oppure, più concretamente,
di incentivare comportamenti eco-friendly
in ambito scolastico.
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CULTURA & SOCIETA’
Venezia mette al bando alcuni tipi di negozi in centro
Il comune di Venezia
ha emesso una delibera
sul tipo di negozi
che potranno essere presenti
nel centro storico.
Non potranno esserci
negozi di moda low cost
e souvenir di basso costo.
Chi vorrà aprire un negozio
potrà farlo
tutelando e rispettando
il patrimonio artistico
e culturale della città.
Questi vincoli valgono
per i prossimi tre anni
e riguardano l’area di piazza San Marco
e ponte di Rialto.
Le tipologie di negozi ammesse
sono ad esempio:
librerie,
gallerie d’arte,
punti vendita di oggetti preziosi.
La delibera deve ora
passare al vaglio della Regione.
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