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ESTERI
Primo dibattito Biden vs Trump: tensione e preoccupazione negli USA
Nella notte tra il 27 e il 28 giugno
si è svolto il primo dibattito presidenziale
tra i due candidati degli Stati Uniti:
Biden e Trump.
Lo scontro si è svolto
negli studi della Cnn
e l’opinione quasi unanime
degli analisti americani
è che il presidente in carica, Joe Biden,
non abbia brillato.
L’aborto, l’immigrazione
e la politica estera
tra i temi affrontati.
Biden si è mostrato affaticato,
lento e confuso nelle risposte,
e nonostante verso la fine
sia riuscito a prendere qualche punto,
anche all’interno del proprio partito,
cioè dei democratici,
c’è chi chiede le sue dimissioni
e la scelta di un nuovo candidato.
Trump invece è apparso come sempre:
spaccone, con la risposta pronta
e con innumerevoli battute.
Il New York Times ha sottolineato
come durante il dibattito
abbia mentito 26 volte.
L’incontro è terminato
senza stretta di mano,
entrambi i candidati
hanno definito l’avversario
“il peggior presidente
della Storia americana”.
ESTERI
Tentato colpo di stato in Bolivia, ripristinato l’ordine
Giovedì 27 giugno
le strade di La Paz, in Bolivia,
sono state animate
da un tentativo fallito di colpo di stato
da parte dei comandanti (ora ex)
dell’esercito e della Marina boliviana
Juan José Zúñiga e Juan Arnez Salvador.
Un gruppo di militari guidati da Zúñiga,
avrebbe tentato di sfondare
le porte del governo boliviano
in piazza Murillo
con un carro armato.
Prima che potessero entrare con successo
nella sede governativa,
il presidente Luis Arce
ha nominato José Wilson Sánchez
nuovo comandante delle forze armate.
Quest’ultimo ha ordinato
il ritiro dell’esercito,
concludendo il tentativo di golpe
dopo solo tre ore.
Il successo è stato accolto
con canti e applausi
dai sostenitori di Arce,
che sono scesi in piazza
per mostrare il loro supporto
per la democrazia boliviana.
Anche l’Organizzazione degli Stati Americani (Osa)
ha espresso solidarietà con Arce
e intolleranza verso ogni “rottura
dell’ordine costituzionale legittimo
in Bolivia e in ogni altro luogo”.
ESTERI
Mark Rutte sarà il prossimo segretario generale della Nato
L’olandese Mark Rutte
sarà il prossimo segretario della Nato.
La nomina è stata annunciata
all’indomani del voto
dell’ultimo Stato ancora incerto,
la Romania.
Il segretario generale della Nato
deve infatti essere eletto all’unanimità
dai 32 Paesi membri.
L’annuncio ufficiale è stato comunicato
dall’attuale segretario Jens Stoltenberg,
che lascerà l’incarico a ottobre,
alla scadenza del suo mandato.
Stoltenberg è segretario della Nato dal 2014,
e il suo incarico è stato rinnovato
ben quattro volte.
Mark Rutte ha 57 anni,
è leader del Partito Popolare
per la Libertà e la Democrazia (VVD),
di orientamento conservatore,
ed è primo ministro dei Paesi Bassi dal 2010,
da quattro mandati consecutivi.
Per la nomina di Rutte
è stato fondamentale il sostegno
dell’Ungheria e della Slovacchia,
entrambe governate da partiti
con posizioni filorusse
e critiche nei confronti della Nato.
Così Rutte ha dovuto promettere
ai due Stati alcune garanzie.
Al primo ministro ungherese Orbán
Rutte ha promesso che i soldati ungheresi
non parteciperanno ad attività della Nato in Ucraina
e che l’Ungheria
non sarà tenuta a destinare fondi
a tali eventuali attività.
Alla Slovacchia, invece,
Rutte ha garantito la protezione
del suo spazio aereo.
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ESTERI
Usa, Corte Suprema pubblica per errore bozza pronunciamento sull’aborto
La Corte Suprema degli Stati Uniti
ha pubblicato per errore
una bozza del suo pronunciamento sull’aborto.
Secondo le informazioni disponibili,
la bozza indica che la Corte Suprema
si appresta a rovesciare
la storica sentenza Roe v. Wade,
che dal 1973 ha garantito
il diritto federale all’aborto.
Se confermato,
questo significherebbe
che la decisione sull’aborto
tornerebbe nelle mani dei singoli stati,
che potrebbero quindi
vietarlo o limitarlo.
La pubblicazione della bozza,
avvenuta per errore,
ha scatenato immediate reazioni
da parte di politici e attivisti
di entrambi gli schieramenti.
Da una parte,
i sostenitori del diritto all’aborto
hanno espresso
preoccupazione e indignazione
per la possibile revoca
di questa tutela fondamentale.
Dall’altra, i movimenti pro-life
hanno accolto con favore la notizia,
sperando in una definitiva messa al bando
dell’aborto a livello nazionale.
La Corte Suprema
non ha ancora confermato ufficialmente
il contenuto della bozza,
né tantomeno la data
in cui renderà nota
la sua decisione definitiva.
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SCIENZA
Il fenomeno delle farfalle che attraversarono l’Atlantico
Nell’autunno del 2013
l’entomologo Gerard Talavera
stava passeggiando sulle spiagge
della Guyana francese
quando notò un gruppo di farfalle
della specie Vanessa Cardui,
che solitamente migra soltanto
tra l’Europa e l’Africa sub-sahariana.
Dopo dieci anni di ricerche
all’Istituto Botanico di Barcellona,
un gruppo di ricercatori ha spiegato
la presenza insolita di queste farfalle
nel Sud America.
La risposta è un fenomeno
mai osservato prima:
questo gruppo di farfalle
avrebbe compiuto un volo non-stop
di 4.200 chilometri
sopra l’oceano Atlantico
in meno di otto giorni,
in parte grazie all’aiuto dei venti
dello strato d’aria sahariano.
Studiando i pollini
presenti sui corpi delle farfalle,
gli studiosi hanno confermato
che questi esemplari
hanno visitato piante
presenti solo nell’Africa tropicale.
In più, gli isotopi di idrogeno e stronzio
hanno confermato che la loro vita larvale
doveva essersi svolta
nell’Europa occidentale.
Si pensa che il cambiamento climatico
stia continuando a favorire
la dispersione a lunga distanza
di diversi tipi di insetti,
fenomeno che in futuro
potrà avere conseguenze significative
sulla biodiversità di tutto il mondo.
CULTURA & SOCIETA’
15 anni senza Michael Jackson
Il 25 giugno 2009,
il mondo ha perso il Re del Pop:
troppo presto si spegneva
la vita di Michael Jackson,
artista controverso e geniale
della scena pop dagli anni ‘70.
Michael Jackson è morto
all’età di 50 anni.
La notizia della morte del cantante
è arrivata da “la bibbia del gossip” TMZ;
Michael Jackson è stato stroncato
da un attacco cardiaco,
a causa di una dose letale di propofol,
un anestetico che di solito assumeva per dormire.
Come tutta la sua carriera,
anche la morte di Michael Jackson
è stata un evento mediatico
di proporzioni gigantesche:
per esempio, la notizia della morte
si diffuse rapidamente online,
provocando il crash e il rallentamento
dei siti web e dei social media,
a causa del sovraccarico degli utenti.
L’eredità milionaria del cantante
è ancora motivo di lotte legali
tra i suoi figli e sua madre,
che vorrebbe attingere
al patrimonio del figlio defunto
per contestare l’accordo di vendita
di metà del catalogo
di Michael Jackson alla Sony,
acquistato per la cifra record
di 600 mila dollari.
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