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ESTERI
Allerta arancione in Spagna, rabbia contro i reali
L’Agenzia meteorologica spagnola
ha declassato l’allerta meteo
da rossa ad arancione
nella provincia di Valencia,
dopo giorni di piogge intense
che hanno provocato
la morte di 217 persone
e migliaia di dispersi.
Durante la giornata di domenica,
Re Felipe VI e la regina Letizia di Spagna
si sono recati a Paiporta,
una delle località più colpite
nella zona di Valencia,
per constatare i danni provocati dall’alluvione.
I reali erano accompagnati da Carlos Mazon,
presidente della regione di Valencia,
e dal premier Sanchez.
Per via delle accese proteste
della popolazione locale,
quest’ultimo è stato sfiorato da un bastone
e portato via dalla scorta,
mentre alcune persone avrebbero tentato
di lanciare del fango sul Re.
Nonostante ciò, la polizia
è riuscita a formare un cordone di sicurezza
permettendo ai reali
di ascoltare alcuni dei cittadini,
e di rassicurarli del fatto
che “lo Stato in tutta la sua pienezza
è presente”.
it.euronews.com
www.rainews.it
ESTERI
Iran, ragazza si spoglia per protesta
Sabato scorso,
un video filmato nel cortile
del dipartimento di Scienza e Ricerca
dell’università Azad di Teheran,
in Iran,
è presto diventato virale.
Esso seguiva le azioni di una ragazza,
che secondo alcune ricostruzioni,
si sarebbe spogliata in pubblico
rimanendo in biancheria intima
in segno di protesta
dopo essere stata ammonita
per aver indossato l’hijab
in modo inappropriato.
Il video mostra la ragazza
sedersi in cortile
con i capelli sciolti e le braccia conserte,
circondata da studenti increduli,
per poi allontanarsi dalla zona
ed essere affiancata da un’auto
e portata via a forza.
Amnesty International ha chiesto
l’immediato rilascio della ragazza,
dal momento che il suo sequestro
rievoca il destino di Mahsa Amini,
la cui morte due anni fa
scatenò proteste in tutto il paese.
Iran International ha riportato
che la ragazza è stata trasferita
in un ospedale psichiatrico
su ordine dell’intelligence
dei Guardiani della Rivoluzione,
ma l’opinione pubblica ha denunciato
quella che sarebbe una tattica del regime
per delegittimare le manifestanti.
ESTERI
Rivolta in Bolivia, i ribelli tengono duecento soldati in ostaggio
In Bolivia,
circa 200 soldati
sono stati presi in ostaggio
da gruppi di sostenitori
dell’ex presidente Evo Morales.
L’incidente è avvenuto nel Chapare,
una regione centrale
nota per la coltivazione della coca
e roccaforte di Morales.
Gli assalitori hanno occupato
tre caserme,
sequestrando armi e munizioni.
Le tensioni politiche nel Paese
sono cresciute negli ultimi venti giorni,
dopo l’apertura di un’indagine
contro Morales
per un presunto abuso su una minorenne,
che ha provocato ulteriori proteste
da parte dei suoi sostenitori.
In risposta,
Morales ha annunciato
l’inizio di uno sciopero della fame
per richiamare l’attenzione
sulla sua situazione.
Il governo, tuttavia,
condanna il sequestro
come un “atto criminale”
e chiede che venga rispettata la legalità,
ma si dichiara aperto al dialogo
per risolvere la crisi
senza ulteriori violenze.
ECONOMIA
Crolla il prezzo del gas per il troppo caldo
Il prezzo del gas scende in Europa
e il motivo è il clima troppo caldo
per l’attuale stagione autunnale.
Secondo le previsioni,
ci saranno temperature alte
ancora nelle prossime settimane.
Le attuali condizioni climatiche
hanno portato disastri ambientali,
la più grave quella di Valencia,
e a un netto calo
della domanda di riscaldamento:
le scorte di gas naturale
attualmente in Italia
sono ancora al 98,5%.
L’intero Vecchio Continente
beneficia di scorte ben oltre
la media quinquennale della stagione.
Ciò spinge verso il basso
le quotazioni del gas,
scivolato in Europa
a 38,3 euro al megawattora.
Diverso l’andamento
del prezzo del petrolio
che ha subìto un’impennata,
a causa delle tensioni in Medioriente.
Mentre i prezzi dell’Lng,
il gas naturale liquefatto,
potrebbero abbassarsi ulteriormente,
il mercato petrolifero è condizionato da eventi
che potrebbero fare alzare i prezzi,
dalle elezioni negli Stati Uniti,
all’imminente riunione del comitato
del Partito comunista cinese,
fino alle decisioni dell’Opec
sulla ripresa della produzione,
a partire da dicembre.
CULTURA & SOCIETA’
I vulcani attivi in Italia
L’Italia è uno dei paesi
con più vulcani attivi in Europa,
grazie alla sua particolare posizione
tra le placche tettoniche.
I principali vulcani attivi
sono l’Etna, lo Stromboli
e il Vesuvio.
L’Etna, in Sicilia,
è il vulcano più grande d’Europa
e uno dei più attivi al mondo.
Le sue frequenti eruzioni
non solo modellano il paesaggio
ma influenzano anche la vita
delle persone nelle vicinanze.
Eruzioni spettacolari,
come quella del 2021,
sono comuni,
e spesso l’Etna emette cenere e lava.
Lo Stromboli,
su un’isola delle Eolie,
è noto per la sua attività
continua e moderata.
Le esplosioni di gas e lava,
che avvengono circa ogni 15-20 minuti,
rendono questo vulcano
unico e facilmente osservabile,
facendogli guadagnare il soprannome
di “faro del Mediterraneo”.
Il Vesuvio, vicino a Napoli,
è famoso per l’eruzione del 79 d.C.,
che distrusse Pompei.
Sebbene sia dormiente da decenni,
è considerato uno dei vulcani
più pericolosi al mondo
a causa della densità di popolazione
nelle sue vicinanze.
L’attività di questi vulcani
è monitorata costantemente
da istituti specializzati
per prevenire rischi alla popolazione.
www.ingv.it
rischi.protezionecivile.gov.it
CULTURA & SOCIETA’
Ritrovato spartito di Chopin dopo 200 anni
Clamorosa scoperta
su Chopin a New York:
il curatore della Morgan Library & Museum
di Manhattan, Robinson McClellan,
stava esaminando una collezione di cimeli,
quando si è imbattuto in un manoscritto
che potrebbe essere appartenuto
al compositore Frédéric Chopin.
McClellan ha subito inviato
la foto del manoscritto
a Jeffrey Kallberg,
uno dei principali studiosi di Chopin
all’Università della Pennsylvania.
Dopo diversi test sulla carta,
l’inchiostro e la grafia del manoscritto,
la Morgan Library & Museum di Manhattan
ha affermato che l’opera potrebbe essere
un valzer sconosciuto di Frédéric Chopin;
probabilmente risalente
al periodo tra il 1830 e il 1835
quando il compositore era ventenne:
anche se è un valzer più corto del solito,
si tratta di un’opera completa
con 48 battute e una ripresa
per un totale di circa 80 secondi.
La scoperta di McClellan
sarebbe davvero sensazionale,
dato che Chopin non è stato
tra i compositori più produttivi:
ha scritto 250 pezzi,
rinchiusi in 28 valzer,
di questi solo 8 pubblicati
mentre era ancora in vita,
e 9 post-mortem.
Il compositore è morto molto giovane,
a soli 39 anni,
a causa di una tubercolosi fulminante.
Il suo nome è impresso
nella storia della musica classica,
e il suo cuore è ancora conservato
in un barattolo contenente alcol,
racchiuso in una chiesa di Varsavia.
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