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ESTERI
L’Australia entra in recessione
L’Australia è entrata in recessione
per la prima volta
dopo circa trent’anni.
Questo è il secondo trimestre consecutivo
di decrescita dell’economia del paese.
Il calo è dovuto
all’emergenza coronavirus,
ma anche ai disastrosi incendi
che fino a febbraio
hanno provocato gravi danni economici.
I lockdown, inoltre,
hanno modificato
le esigenze economiche del paese:
sono aumentati i costi
per i sostegni economici alle famiglie,
l’assistenza sociale ha richiesto
un numero da record di prestazioni.
La spesa per i servizi è diminuita,
così come sono diminuiti
i servizi di trasporto,
di ristorazione
e degli alberghi.
La crescita economica dell’Australia
degli ultimi decenni
deriva dalle scelte politiche
e dalla vicinanza con la Cina,
che le ha consentito di diventare
uno dei principali importatori
di materie prime,
quali ferro e gas naturali.
La Cina inoltre ha contribuito
alla crescita del turismo australiano
in modo molto incisivo.
Tutto questo ha permesso,
fino al 2020,
di evitare la recessione tecnica,
anche durante la grande crisi del 2008.
www.adnkronos.com
www.ilpost.it
ESTERI
Afroamericano ucciso dalla polizia
Mercoledì 2 Settembre
è stato diffuso un video
che mostra l’ennesimo atto di violenza
da parte della polizia statunitense
nei confronti di un afroamericano.
Il video mostra un uomo
che corre nudo per le strade
di Rochester, Stati Uniti,
e che muore per asfissia
dopo che la polizia gli aveva messo
un cappuccio sulla testa
e gli aveva spinto la testa sul marciapiede
per circa 2 minuti.
La vittima si chiama Daniel Prude
e la chiamata alla polizia
è stata fatta dal fratello,
che aveva specificato
che Daniel soffriva di disturbi mentali.
Daniel aveva obbedito
all’ordine della polizia
e si era fermato
lasciandosi ammanettare.
Era però apparso agitato
perciò la polizia ha usato
un cappuccio “antisputo”.
L’uomo aveva chiesto,
prima di perdere i sensi,
che glielo togliessero
perché aveva difficoltà respiratorie,
ma invano.
www.ilmessaggero.it
www.ilpost.it
ITALIA
Investito e ucciso 20enne in fuga da centro d’accoglienza
Tragedia sulla strada statale 115,
dove un giovane di 20 anni
in fuga da un centro di accoglienza
è stato ucciso
dopo essere stato investito
da un’auto.
I tre poliziotti che lo inseguivano,
anche loro investiti dalla vettura,
sono stati ricoverati in ospedale
a causa di diversi traumi e contusioni.
Il giovane,
di origine eritrea,
stava fuggendo da Villa Sikania,
un centro d’accoglienza a Siculiana,
in provincia di Agrigento.
La morte del ragazzo
avviene al termine
di una giornata di proteste
dovute alle disposizioni di sicurezza
per il Coronavirus
all’interno della struttura di accoglienza.
Il sindaco Leonardo Lauricella
ha attribuito l’incidente
all’inadeguatezza della struttura,
che “non ha alcun rispetto delle regole”.
L’automobilista colpevole
della morte del giovane migrante
è stato arrestato
con l’ipotesi di reato di omicidio stradale
e per essere fuggito dalla scena.
palermo.repubblica.it
www.rainews.it
ESTERI
Beirut, un battito cardiaco sotto alle macerie
E’ passato un mese ormai
dalla devastante esplosione
che il 4 agosto scorso
ha sconvolto Beirut,
la capitale del Libano,
uccidendo 191 persone
e ferendone oltre 6 mila.
Durante un’operazione di lavoro
sulle macerie di alcuni edifici
nella periferia della capitale,
il 3 settembre è stato rilevato
un debole battito cardiaco
che ha avviato nuovamente
gli sforzi dei team di soccorso.
Secondo quanto riferito
dalle agenzie di stampa,
un cane di una squadra di soccorso cilena
ha percepito un battito cardiaco
sotto alle macerie,
che è poi stato confermato
da strumenti tecnici di rilevamento.
La squadra cilena
ha ripreso subito le ricerche,
grazie all’aiuto di alcuni volontari.
Il battito cardiaco,
che all’inizio aveva registrato
19 battiti al minuto,
è sceso a sette
la mattina di venerdì 4.
Nonostante molti considerino improbabile
che qualcuno sia sopravvissuto
per un mese sotto alle macerie,
il flebile segno di vita
ha riacceso gli sforzi dei soccorritori
e donato speranza
alle centinaia di volontari
che ora sono al lavoro a Beirut.
www.adnkronos.com
www.rainews.it
ESTERI
Harvard non apre il campus, prima volta in 384 anni
L’università di Harvard
non aprirà il campus
per il semestre autunnale.
E’ la prima volta che accade
nei suoi 384 anni di attività.
Solitamente, infatti,
il 97% degli studenti
risiede nel campus
durante il periodo delle lezioni.
Le lezioni di questo semestre
sono invece state trasferite online
per ragioni di sicurezza
vista l’attuale pandemia.
Gli studenti che non hanno
altre possibilità
potranno alloggiare comunque
nei dormitori.
Tuttavia, non avranno accesso
agli altri edifici dell’università.
www.ansa.it
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
CULTURA & SOCIETA’
Venezia 2021, al via la 77ª edizione del Festival del cinema
Dal 2 fino al 12 settembre
Venezia apre parzialmente le porte
allo storico Festival del cinema,
arrivato alla sua 77ma edizione
all’insegna dello slogan:
“Meno paillettes e più coraggio”.
Le misure di contenimento
contro l’emergenza sanitaria
hanno infatti ridimensionato
la consueta macchina spettacolare:
18 film in concorso,
ma nessuno dei soliti block buster americani
di grande richiamo,
molta attenzione alle firme femminili
e ai film italiani:
“Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli,
“Notturno” di Gianfranco Rosi,
“Padrenostro” di Claudio Noce
e “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante.
Pochissime le star internazionali:
Tilda Swinton,
che ritira il Leone d’oro alla carriera
Cate Blanchett presidentessa
e Matt Dillon membro della giuria.
Per contenere il rischio del contagio
il pubblico è tenuto lontano
dalle sale e dalle passerelle
da un’alta barriera bianca.
Grandi schermi proiettano l’evento in differita.
Giornalisti e fotografi
sono sottoposti
a rigidi controlli sanitari.
Con il documentario “Molecole” di Andrea Segre,
che “esplora la laguna
ai tempi del covid-19”
si è aperta la manifestazione.
“Lasciami andare” di Stefano Mordini
racconta invece
“la spettacolare acqua alta del 2019”
e chiuderà il concorso.
Entrambi “simboli perfetti
di una manifestazione
che galleggia tra due mali”.
www.internazionale.it
www.ilpost.it
CULTURA & SOCIETA’
Morto il critico Philippe Daverio
Si è spento a 71 anni
all’Istituto dei tumori di Milano
il saggista e critico d’arte
Philippe Daverio.
Per 10 anni
ha condotto su Raitre
il programma ‘Passepartout’
nel quale divulgava l’arte
in un modo molto apprezzato
dal pubblico.
Era stato anche assessore alla cultura
al Comune di Milano
e autore di diversi libri.
Molte le espressioni di cordoglio
da parte del mondo dell’arte.
Il ministro dei Beni culturali Franceschini
ha dichiarato:
“Intellettuale di straordinaria capacità,
un capace divulgatore della cultura,
uno storico dell’arte sensibile e raffinato”.
Nella giornata di giovedì
è stata allestita la camera ardente
per dargli l’ultimo saluto.
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