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TECNOLOGIA
Ore di down globale per Facebook, WhatsApp, Messenger e Instagram
Nell’epoca della connessione globale,
fa clamore un blackout
di circa sette ore
di Facebook, Whatsapp e Instagram.
I social della galassia Zuckerberg
sono andati in tilt in tutto il mondo,
con 124 mila interruzioni su Facebook,
97 mila su Instagram
e quasi 70 mila su Whatsapp.
“Scusate per l’interruzione,
sappiamo quante persone
fanno affidamento sui nostri servizi
per restare connesse”,
con questo post sul suo profilo Facebook
Mark Zuckerberg si è scusato pubblicamente.
La causa del down totale
è stata un’errata configurazione
dei server di Facebook,
quindi un errore interno,
dovuto a modifiche
alla configurazione dei router
che gestiscono il traffico di rete.
Il down mondiale è partito
alle 17.30 circa, ora italiana,
del 4 ottobre.
Per risolvere la crisi,
Facebook ha inviato una squadra
al data center di Santa Clara, in California,
che ha resettato manualmente i server.
L’agenzia Bloomberg ha calcolato
una perdita economica mondiale
di 160 milioni di dollari
per ogni ora di interruzione
della connessione digitale.
“Zuck” ha perso circa
6 miliardi di dollari a Wall Street.
www.ilsole24ore.com
www.ansa.it
ITALIA
Maltempo in Liguria e Piemonte
Un’ondata di maltempo
si è abbattuta sul nord Italia,
in particolare in Liguria e Piemonte,
provocando numerosi danni.
In particolare si sono verificati
allagamenti e frane.
Almeno 10 famiglie in Liguria
sono state fatte sfollare.
Le zone più colpite in Liguria
sono state la provincia di Savona
e l’entroterra di Genova,
dove la protezione civile è intervenuta
nelle situazioni più critiche.
Il governatore della Liguria Toti
ha dichiarato che sulla regione
è caduta un’enorme quantità d’acqua
ma che per fortuna il maltempo
è durato meno del previsto.
ITALIA
In Italia affluenza alle urne in calo
Il 3 e il 4 ottobre scorsi
in gran parte delle città italiane
(circa 1.100 municipi)
si sono svolte le elezioni amministrative.
Vincitori e vinti a parte,
tra conteggi delle schede elettorali
e ballottaggi,
uno è il dato preoccupante
che è saltato subito all’occhio:
in Italia continua a crescere l’astensionismo.
Un record per la bassa partecipazione al voto,
come se quasi la metà degli italiani
non avesse votato.
Dal 2010 ad oggi,
solo nel 2017 si era verificata
una partecipazione al voto molto bassa,
con il 60% di votanti.
L’astensionismo è stato molto più evidente
nelle grandi città come Milano,
Napoli, Torino,
Bologna e Roma.
Adesso ci sarà un altro turno di votazione
che confermerà o meno
questa scarsa affluenza alle urne,
nel turno di ballottaggio
(cioè una seconda votazione,
che si fa quando nella prima
nessuno dei candidati
ha ottenuto la maggioranza richiesta)
per l’elezione diretta dei sindaci,
che riguarderà solo i comuni di Roma,
Torino e Trieste,
e che si svolgerà domenica 17
e lunedì 18 ottobre.
www.ilsole24ore.com
www.lastampa.it
ESTERI
Comincia la controversa battaglia per il Miele Manuka
Una battaglia legale è in corso
tra l’Australia e la Nuova Zelanda
per contestare l’origine
del miele Manuka,
un prodotto dalle forti proprietà antibatteriche
che negli ultimi anni
ha cominciato a spopolare
sugli scaffali dei supermercati occidentali.
Il prodotto è spesso utilizzato
non solo per il suo sapore,
ma anche per le sue caratteristiche
cicatrizzanti e antinfiammatorie.
Questo tipo di miele
viene venduto per centinaia di dollari al chilo
e ha innumerevoli celebrità
come testimonial
delle sue proprietà salutari.
Secondo i produttori di miele australiani,
“manuka” è il termine usato in Australia
sin dal 1930
per descrivere la pianta Leptospermum scoparium,
e il miele che essa produce.
D’altro canto la procedura di trade marketing
per riservare il marchio
al mercato neozelandese
è stata avviata
dalla New Zealand Manuka Honey
Appellation Society.
Quest’ultima sostiene
che il prodotto Manuka australiano
sia decisamente diverso
da quello della Nuova Zelanda,
il quale, tra l’altro,
ha un significato importante
per la cultura maori.
www.rainews.it
www.italiaatavola.net
AMBIENTE
Parigi, attivisti irrompono alla sfilata Louis Vuitton
Alcuni attivisti
del movimento Extinction Rebellion
hanno fatto irruzione
durante la sfilata di Louis Vuitton
organizzata al Louvre.
Una di questi
è riuscita a salire sulla passerella
dove ha mostrato un manifesto
con la scritta: “Consumismo = estinzione”.
Subito dopo è stata bloccata
e scortata fuori
dalla sicurezza.
La protesta voleva denunciare
l’impatto dell’industria della moda
sui cambiamenti climatici.
Al termine della sfilata,
lo stilista Nicolas Ghesquière
si è mostrato al pubblico
accompagnato da un bodyguard
per ragioni di sicurezza.
Poco dopo ha anche cancellato
il suo account Instagram,
non si sa se la cosa
sia legata alle proteste.
La manifestazione di protesta
è stata organizzata
dagli attivisti di Extinction Rebellion,
Amis de la Terre e Youth For Climate,
movimenti di attivisti
che chiedono ai governi
azioni immediate
contro il cambiamento climatico.
SCIENZA
Alla scoperta del pozzo dell’inferno
Il Pozzo di Barhout,
soprannominato anche Pozzo dell’Inferno,
è una voragine naturale
che si trova nello Yemen.
Questa dolina naturale
è al centro di numerose leggende popolari
che la descrivono
come una prigione per i Djinn,
cioè geni del folklore del Medio Oriente.
Il pozzo è un cerchio perfetto
nel mezzo del deserto,
con un diametro di circa 30 metri
e una profondità di 112 metri.
Il 15 settembre 2021
per la prima volta
un gruppo di otto speleologi
ha deciso di calarsi nelle sue profondità.
Sul fondo hanno trovato animali morti,
serpenti e strutture tipiche delle grotte,
ma nulla di paranormale.
Nonostante ciò Mohammed al-Kindi,
professore universitario di geologia,
racconta che questa escursione
darà sicuramente nuove informazioni
riguardo alla storia geologica dello Yemen,
infatti presto verrà pubblicato uno studio
su quanto trovato.
www.focus.it
tecnologia.libero.it
CULTURA & SOCIETA’
Nobel per la fisica all’italiano Parisi
Il Nobel per la fisica 2021
è stato assegnato
all’italiano Giorgio Parisi,
fisico teorico
dell’università la Sapienza di Roma.
Parisi è stato premiato
per le sue ricerche
sui sistemi complessi
e divide il premio con Syukuro Manabe
e Klaus Hasselman,
i due ricercatori
che hanno avuto il riconoscimento
per le loro ricerche sui modelli climatici
e il riscaldamento globale.
Il collega professore di Fisica Ordinaria
Federico Ricci Tersenghi ha commentato:
“Il contributo fondamentale di Giorgio
lo possiamo riassumere così:
è riuscito a capire come si crea un ordine
nei sistemi disordinati,
dall’ecologia ai sistemi neurali alla finanza”.
Sono 20 i premi Nobel
finora ricevuti dagli italiani.
Parisi si dichiara felice e incredulo
e sottolinea l’importanza della ricerca
in tutti i campi
e della necessità dei finanziamenti.
Il presidente Mattarella
ha espresso grande soddisfazione
per l’altissimo riconoscimento,
e ha inviato al fisico
le sue congratulazioni.
www.ansa.it
video.repubblica.it
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