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ESTERI
Afghanistan: 76 morti nello schianto di un bus a Herat
Almeno 76 persone sono morte
in un grave incidente stradale
avvenuto nella provincia di Herat,
nell’ovest dell’Afghanistan.
Un autobus carico di afghani
appena deportati dall’Iran
si è scontrato
con un camion e una motocicletta
nei pressi del distretto di Guzara.
Tra le vittime ci sono
anche diversi bambini.
Secondo le autorità locali,
l’incidente sarebbe stato causato
dall’alta velocità
e dalla negligenza del conducente.
La tragedia è avvenuta in un periodo
in cui si è intensificata
l’ondata di rimpatri forzati dall’Iran:
oltre 400.000 afghani sono rientrati da giugno
e Teheran ha annunciato nuove espulsioni
nei prossimi mesi.
Il terribile evento evidenzia
le difficili condizioni che il paese sta vivendo,
rese ancora più gravi
dalla carenza di normative
e dalla pericolosità delle strade.
ITALIA
Il cardinale Zuppi chiede la pace a Gaza leggendo i nomi dei bimbi morti
A Marzabotto,
nel parco di Monte Sole,
il cardinale Matteo Zuppi
ha ricordato i bambini uccisi
nella guerra tra Israele e Hamas.
Durante un momento di preghiera,
ha letto i nomi di oltre 12mila minori,
morti dal 7 ottobre 2023
al 15 luglio 2024:
12.211 palestinesi e 16 israeliani.
Ogni nome era accompagnato
dal cognome e dall’età,
raccolti in 469 pagine.
Zuppi, arcivescovo di Bologna
e presidente della Conferenza Episcopale Italiana,
ha scelto Marzabotto
per il suo valore simbolico:
tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944,
i nazisti vi commisero
una delle più gravi stragi
della Seconda guerra mondiale,
massacrando quasi 800 civili
e distruggendo intere zone abitate.
Definendo Marzabotto
“un luogo di ricordo di tutte le vittime”,
Zuppi ha spiegato che la lettura
ha voluto richiamare l’attenzione
sulla sofferenza dei più piccoli.
Ha auspicato che la memoria
dei bambini innocenti
diventi un appello concreto alla pace:
quindi fermare i bombardamenti,
liberare gli ostaggi
e creare condizioni di vita dignitose
per la popolazione palestinese.
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ESTERI
Kiruna, chiesa centenaria cambia sede per il terreno instabile
Il 19 agosto 2025
è iniziato il trasferimento
della storica chiesa di Kiruna,
nel nord della Svezia.
Costruita in legno nel 1912
e considerata una delle più belle del Paese,
la chiesa è stata sollevata dalle fondamenta
e caricata su enormi rimorchi a 220 ruote
per essere spostata interamente,
senza smontare nulla.
Il lento viaggio di 5 chilometri,
che durerà due giorni,
è necessario perché il terreno rischia di cedere
a causa dell’espansione
della grande miniera di ferro
che si trova sotto la città.
L’operazione è costata in tutto
circa 52 milioni di dollari,
ed è stata finanziata
dalla compagnia mineraria LKA,
come parte di un progetto più ampio
che prevede lo spostamento di interi quartieri
e di migliaia di abitanti.
Migliaia di persone hanno assistito
all’avvio del trasloco,
seguito anche
dalla televisione nazionale.
ESTERI
In Germania si beve poca birra
Nei primi sei mesi del 2025,
la Germania ha registrato
il livello più basso
di consumo di birra dal 1993,
con un calo del 6,3%
rispetto allo stesso periodo del 2024.
Si tratta di una delle diminuzioni
più marcate degli ultimi anni,
paragonabile a quella
dell’inizio della pandemia.
Il consumo pro capite è sceso
da 133 litri nel 1994
a 88 litri nel 2024,
nonostante la Germania resti
tra i maggiori consumatori in Europa.
Le cause del calo sono molteplici:
l’inflazione ha reso la birra più costosa
(prezzo aumentato del 22% dal 2020),
soprattutto per l’alto costo dell’energia
necessaria alla produzione;
inoltre, i consumatori tendono a ridurre
le spese fuori casa,
compreso l’alcol.
A ciò si aggiunge un cambiamento culturale:
i giovani tedeschi bevono meno alcolici,
anche per maggiore attenzione alla salute,
mentre cresce la domanda
di birre analcoliche o miste.
Nonostante una normativa
piuttosto permissiva sul consumo di alcol
(birra legale già a 16 anni),
il calo sta colpendo
soprattutto i piccoli birrifici,
alcuni dei quali hanno già chiuso.
Molti produttori stanno puntando
su alternative analcoliche,
nel tentativo di adattarsi
a una domanda in evoluzione.
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CULTURA & SOCIETA’
The Rocky horror Picture Show compie 50 anni
The Rocky Horror Picture Show
è uscito nel 1975
e a cinquant’anni dalla sua prima proiezione
è ancora uno dei film
più famosi e ricordati
nella storia dei film di quella generazione.
Il film è di Jim Sharman,
scritto insieme a Richard O’Brien,
autore dello spettacolo teatrale originale del 1973
e Riff Raff nella trasposizione cinematografica.
Nato appunto come adattamento teatrale
di un piccolo spettacolo londinese,
prodotto dalla 20th Century Fox
con budget ridotto,
ignorato alla prima uscita,
è poi diventato
un “low-budget freak show/cult classic/cultural institution”
con canzoni irresistibili.
Cinquant’anni di repliche,
spin-off teatrali, album tributo,
remake televisivi
e anche parodie nei cartoni animati,
come i Simpson.
La trama è una parodia
e insieme una dichiarazione d’amore
ai B-movie fantascientifici e horror
tra gli anni ’30 e ’60:
una coppia di fidanzatini per bene,
Brad (Barry Bostwick) e Janet (Susan Sarandon),
rimane a piedi in mezzo al nulla
e trova rifugio in un castello
popolato da creature impegnate in un party
e guidate da Dr. Frank-N-Furter (Tim Curry).
Tra scene epiche,
esperimenti al limite,
creazioni di uomini perfetti,
canzoni indimenticabili,
è nato un mito.
E poi c’è il “Time Warp”,
il ballo che probabilmente tutti conoscono
anche se non hanno mai visto il film.
The Rocky horror picture show
è stato un pioniere
delle rappresentazioni queer,
della libertà di espressione
e di un’idea di sensualità spensierata.
SPORT
Tennis: Sinner sta male e si ritira, Alcaraz vince
Nella finale del Masters 1000 di Cincinnati,
Jannik Sinner ha dovuto fermarsi
dopo solo 23 minuti di gioco,
quando era in svantaggio
5–0 nel primo set.
L’azzurro ha dichiarato:
“Da ieri non mi sentivo bene.
Speravo di migliorare
durante la notte,
ma è andata peggio.
Ho provato per rispetto del pubblico,
ma non ce la faccio”.
Carlos Alcaraz, suo avversario
e numero 2 del mondo,
ha così conquistato
il titolo di Cincinnati:
è la sua sesta vittoria stagionale
e il 22º titolo in carriera,
oltre all’ottavo Masters 1000.
Il ritiro improvviso di Sinner
ha fatto aumentare la preoccupazione
per la sua condizione fisica,
tanto che ha dovuto rinunciare
anche al doppio misto
agli US Open,
dove avrebbe giocato
insieme a Katerina Siniakova.
L’incontro è durato pochissimo,
ma ha acceso i riflettori
sulla rivalità
tra i due big del tennis mondiale:
ora Alcaraz vola alto,
mentre Sinner deve concentrarsi sul recupero
e sul prossimo importante
appuntamento della stagione.
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