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ESTERI

Image U.S. Air Force Staff Sgt. Jack Sanders / U.S. Secretary of Defense, Creative Commons Attribution 2.0 Generic license.
Via libera di Israele a occupare Gaza
Il 7 agosto il primo ministro israeliano
ha annunciato a “Fox News”
la decisione di Israele
di prendere il controllo
del territorio di Gaza,
ma “non governarla” o “annetterla”.
Secondo il piano approvato,
l’esercito israeliano “si sta preparando
a prendere il controllo di Gaza,
distribuendo allo stesso tempo
aiuti umanitari alla popolazione civile
al di fuori delle zone di combattimento”.
Nel testo diffuso dalle autorità
si citano cinque punti
per porre fine alla guerra:
1) il disarmo di Hamas;
2) il ritorno di tutti gli ostaggi, vivi e morti;
3) la smilitarizzazione della Striscia di Gaza;
4) la gestione israeliana della sicurezza
nella Striscia di Gaza;
5) l’istituzione di un’amministrazione civile
che non sia guidata né da Hamas
né dall’Autorità nazionale palestinese.
Un alto funzionario israeliano
ha sottolineato che “l’operazione
che l’Idf preparerà
riguarda solo Gaza City:
l’obiettivo è evacuare
tutti i residenti della città
verso i campi profughi centrali
entro il 7 ottobre 2025
(data del secondo anniversario
del massacro di Hamas nel Sud di Israele).
Verrà imposto un assedio ai terroristi
rimasti nella zona
e nel frattempo l’esercito manovrerà
dentro la città”.
Lo riferisce Channel 12,
aggiungendo che il premier
e il ministro della Difesa Israel Katz
sono stati autorizzati ad approvare
il piano operativo definitivo dell’Idf.
www.ansa.it
www.internazionale.it
ESTERI
Israele, migliaia di manifestanti a Tel Aviv contro il piano di occupazione di Gaza
Decine di migliaia di persone
sono scese in piazza a Tel Aviv
per protestare contro il piano
del governo di Benjamin Netanyahu
di occupare Gaza City.
I manifestanti chiedono
la fine immediata
delle operazioni militari
e la liberazione degli ostaggi israeliani.
Secondo gli organizzatori,
alla manifestazione hanno partecipato
fino a 100.000 persone,
mentre altre fonti parlano di “migliaia”,
scese in strada
in diverse città israeliane.
Il piano è stato duramente criticato
sia all’interno del Paese,
persino dai militari
che avvertono dei rischi per gli ostaggi,
sia da attori internazionali,
tra cui l’Onu,
che parla di potenziale
“calamità umanitaria”.
I manifestanti portano cartelloni
con le foto degli ostaggi
e urlano “basta guerra”.
Le famiglie degli ostaggi
e molti cittadini comuni
chiedono un negoziato per salvarli
e fermare il conflitto.
ITALIA
Focolaio di botulino in Calabria: panini contaminati e indagini in corso
In Calabria, a Diamante,
due persone sono morte
e dodici sono finite in ospedale
per un’intossicazione da botulino
legata a panini con salsiccia e friarielli
venduti da un furgoncino gastronomico.
Gli ingredienti,
probabilmente conservati male,
avrebbero favorito lo sviluppo
della tossina di botulino.
La Procura di Paola ha aperto indagini
su nove persone:
il venditore,
tre responsabili delle aziende fornitrici
e cinque medici
che avevano visitato le vittime,
per accertare eventuali ritardi nella diagnosi.
Le accuse ipotizzate sono
omicidio colposo,
lesioni personali colpose
e commercio di alimenti nocivi.
Alcuni lotti di friarielli
potenzialmente contaminati
sono stati ritirati dal commercio.
Inoltre pochi giorni fa, in Sardegna,
un’altra intossicazione
aveva causato la morte di una donna
e il ricovero di oltre dieci persone,
collegata in questo caso a polpa di avocado
usata per fare il guacamole.
In entrambi i casi si sospetta
una cattiva conservazione dei cibi
come causa scatenante.
ESTERI
Nuova riforma affitti: milioni di egiziani a rischio sfratto
In Egitto è in corso una riforma
che cambia le vecchie regole sugli affitti,
in vigore da decenni.
La legge attuale,
nata negli anni ’60,
bloccava gli affitti
a prezzi molto bassi
e permetteva di trasmettere
il contratto a familiari,
creando situazioni in cui si paga pochissimo
anche per case in zone centrali.
Con la nuova norma,
gli affitti aumenteranno gradualmente
e dopo un periodo di transizione
gli inquilini dovranno lasciare l’alloggio.
L’obiettivo è tutelare i proprietari,
che finora guadagnavano cifre minime,
e rimettere sul mercato
molte case bloccate da anni.
La riforma riguarda milioni di persone
e ha suscitato alcune proteste:
molti temono di non poter più
permettersi un affitto,
soprattutto nelle città
dove i prezzi sono già alti.
Il governo ha promesso soluzioni
per i più fragili,
ma resta il rischio
di tensioni sociali.
it.fatshimetrie.org
www.ilpost.it
CULTURA & SOCIETA’
A 99 anni insegna l’esperanto su Zoom
Norma Cescotti è ufficialmente
la più anziana insegnante
di esperanto del mondo.
Insegna su Zoom a circa 200 persone
di ogni parte del mondo,
che le hanno augurato altrettanti auguri,
in esperanto naturalmente,
per il suo novantanovesimo compleanno.
Norma, classe 1926
e originaria di Rovereto,
è un’insegnante che vive in Trentino
ed è una eccellenza per la comunità
di studiosi della lingua
più universale della storia.
Tutto è iniziato negli anni Ottanta,
quando un suo parente la invitò
a partecipare a una lezione di esperanto.
La prima esperienza però non fu bellissima
perché c’erano troppi sapientoni in classe
che la mettevano a disagio.
Secondo Norma l’esperanto
è una lingua facile da imparare:
in quattro anni è diventata insegnante
e ha tenuto corsi
nei licei di Rovereto e Trento;
ha partecipato a congressi internazionali,
conoscendo persone di tutto il mondo.
Quando è arrivato il Covid
Norma non si è fermata,
e si è organizzata con le lezioni online
che continua a tenere tuttora.
www.ladige.it
corrieredeltrentino.corriere.it
SPORT
Il calcio indiano ad un passo dal fallimento
Il massimo campionato di calcio indiano
è a rischio di chiusura.
La stagione 2025-26
dell’Indian Super League,
torneo professionale nato nel 2013,
è stata sospesa a tempo indeterminato.
Sarebbe dovuto iniziare il 12 settembre,
ma il contratto tra la federazione
e la Football Sports Development Limited,
controllata dalla multinazionale Reliance,
scade a dicembre
e non è stato rinnovato
per via di un problema legale.
Di fronte a questa incertezza,
tre tra le squadre più importanti,
Bengaluru FC, Chennaiyin FC
e Odisha FC,
hanno bloccato il pagamento
degli stipendi ai giocatori
e agli allenatori.
L’Indian Sports League era partita
con sponsor forti,
grandi nomi come Del Piero e Trezeguet
e oltre 27mila spettatori di media,
ma negli anni l’interesse è diminuito.
Negli ultimi anni ci sono stati
meno giocatori famosi,
spalti vuoti, audience TV in crollo
e club indebitati
fino a 500 milioni di euro.
Senza il supporto finanziario di Reliance,
la ISL potrebbe essere finita,
facendo precipitare ulteriormente
il calcio indiano.
www.ilpost.it
www.sportmediaset.mediaset.it
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