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ESTERI
Genocidio bosniaco, Ratko Mladic condannato all’ergastolo
Una sentenza di importanza storica
è stata emessa
dal Tribunale dell’Aja
martedì 8 giugno,
quando Ratko Mladic
è stato definitivamente condannato
per aver guidato l’esercito serbo
in Bosnia
durante gli anni 90.
Mladic, ex-capo militare serbo,
era già stato condannato nel 2017
per genocidio, crimini di guerra
e contro l’umanità.
Ora, la condanna è stata confermata,
e Mladic rimarrà in carcere a vita.
Durante il sanguinoso conflitto in Bosnia,
avvenuto tra il 1992 e il 1995,
oltre 100 mila persone furono uccise,
e 2 milioni divennero profughi.
Durante questo periodo,
la comunità musulmana in Bosnia
fu presa di mira
tramite pratiche
che portarono alla morte
di 8 mila persone:
un vero e proprio massacro
guidato da Mladic
e diventato famoso come
genocidio di Srebrenica.
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ESTERI
App installata nei cellulari dei criminali, moltissimi arresti
Centinaia di persone
sono state arrestate
in tutto il mondo
grazie a una grande operazione
contro la criminalità organizzata.
La polizia è infatti
riuscita a infiltrarsi in un’app
usata dai criminali
per scambiarsi messaggi in codice.
L’operazione è stata eseguita
in vari paesi:
Europa, America,
Australia e Nuova Zelanda,
ed è stata possibile
grazie all’applicazione ANoM,
che i criminali usavano
per comunicare in modo criptato,
ma che in realtà
era gestita dall’FBI.
Sono state arrestate 224 persone
in un’operazione
tra le più sofisticate al mondo.
ESTERI
Anche la Russia è fuori dal Trattato Open Skies
Il 19 maggio scorso,
la Camera bassa del Parlamento russo
ha votato all’unanimità
la legge per ritirare ufficialmente la Russia
dal Trattato Open Skies.
Successivamente, lo scorso 2 giugno,
anche la Camera alta
ha approvato la procedura.
Il presidente Vladimir Putin
ha firmato questa legge,
così anche la Russia
non farà più parte del Trattato.
Il Trattato Open Skies
è entrato in vigore nel 2002
con l’obiettivo di promuovere
la trasparenza delle attività militari
dei paesi membri
attraverso la reciproca osservazione aerea.
Si mormora di una possibile
conferenza stampa congiunta
dei presidenti di Russia e Stati Uniti,
ma pare che non siano ancora confermati
i punti del programma.
La conferenza è prevista
al termine del vertice del 16 giugno
a Ginevra.
Il presidente del Consiglio europeo,
Charles Michel,
ha avuto una conversazione telefonica
con il presidente Putin
per trasmettergli un messaggio
di unità europea.
Le relazioni tra Ue e Russia
sono già deteriorate,
e l’unica soluzione
sarebbe un cambio di atteggiamento
da parte di Mosca,
negli ultimi tempi troppo destabilizzante
per i precari equilibri internazionali.
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ESTERI
Corea del Nord vieta i jeans: si rischia la pena di morte
Secondo quanto riportato
dalla Bbc,
in Corea del Nord
sarebbero stati vietati abiti,
film e contenuti multimediali,
musica e persino modi di dire
che non rientrano
negli standard nazionali.
Abiti come i jeans,
i film e la musica sudcoreani,
e alcuni esempi di slang straniero
sarebbero infatti “veleni pericolosi”
per lo stile di vita nordcoreano.
Chiunque venisse sorpreso
a trasgredire a queste regole
rischia dall’internamento
in un campo di rieducazione
alla pena di morte.
La nuova direttiva del Rodong Sinmun,
organo del Partito dei Lavoratori,
mira a proteggere i giovani
dai “comportamenti antisocialisti”
e dal “vento giallo del capitalismo”.
Secondo il Daily Nk,
una testata online sudcoreana,
3 adolescenti
sarebbero stati mandati
in un campo di rieducazione
a causa di un taglio di capelli
non autorizzato
e dei pantaloni
con i risvolti sopra le caviglie.
SALUTE
Covid nel mondo, le disuguaglianze tra Nord e Sud
Mentre i Paesi ricchi riaprono,
grazie al successo
delle campagne vaccinali,
le nazioni economicamente più instabili
vivono ancora picchi pandemici letali:
si muore in Argentina e Uruguay,
in Congo e Uganda
e nei Paesi del Golfo.
L’Europa guadagna il primato
nelle vaccinazioni:
0,73 dosi al giorno
ogni cento abitanti,
più del doppio rispetto agli Usa.
L’approvvigionamento di vaccini
non è più un problema
nei Paesi sviluppati.
Tra le regioni più sofferenti
invece c’è l’America Latina.
Qui si fanno i conti con la povertà,
la scarsità di vaccini,
l’inefficacia delle scelte politiche
e la fragilità del sistema sanitario:
negli ultimi cinque mesi
le morti sono raddoppiate.
In India la crisi sanitaria
sta rientrando,
ma nei Paesi confinanti
la situazione resta grave.
Bangladesh e Sri Lanka
vivono la terza ondata
e le Maldive sono
il secondo Paese al mondo
per nuovi casi giornalieri
dopo l’Uruguay.
Dal Vietnam, poi, arriva
l’ultima variante del Covid-19,
una mutazione di quella indiana,
la cosiddetta “Delta”,
con un tasso di contagio
superiore del 40%
e più resistente al vaccino Pfizer.
TECNOLOGIA
Black out colpisce siti web in tutto il mondo
Un black out totale
avvenuto l’8 giugno
ha colpito una serie di siti
di media e piattaforme social
a livello internazionale,
bloccando l’accesso a tutti gli utenti
per circa un’ora.
Secondo le prime indagini,
non si sarebbe trattato
di un attacco hacker,
ma di un crash
della società di cloud computing Fastly,
che gestisce alcune reti di server
a livello globale
per migliorare l’accessibilità
dei siti internet.
Tra i siti colpiti,
vi sono le famose testate BBC,
CNN, New York Times,
assieme al Corriere della Sera
e la Gazzetta dello Sport in Italia.
Per un’ora,
gli indirizzi web colpiti
hanno mostrato il messaggio
“Error 503 Service Unavailable”
oppure “Connection Failure”.
Sono risultate inaccessibili
anche le piattaforme Spotify,
Pinterest, Reddit,
e il sito del governo britannico.
www.ilsole24ore.com
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SPORT
Roland Garros: Djokovic-Musetti
Il cammino del giovane Musetti
al Roland Garros
si è interrotto agli ottavi
dopo aver perso in 5 set
contro il numero 1 al mondo
Novak Djokovic.
L’azzurro può comunque
essere soddisfatto del suo percorso:
all’esordio nel torneo
è infatti arrivato fino agli ottavi
e ha giocato per due set alla pari
con Djokovic.
Musetti era infatti in vantaggio
per due set a zero,
entrambi vinti al tie-break.
A quel punto però le energie fisiche
hanno abbandonato il giovane azzurro
che ha così subito
la rimonta del serbo.
Djokovic ha infatti vinto
per 6-1 6-0
il terzo e il quarto set.
Musetti si è ritirato
mentre stava perdendo
per 4-0 il quinto set
per colpa di un problema all’inguine.
Ai quarti Djokovic incontra
un altro tennista azzurro,
Matteo Berrettini.
www.gazzetta.it
www.repubblica.it
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Girija N says
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