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ESTERI
Francia, migliaia in strada per la festa della musica
Senza più mascherine e coprifuoco,
migliaia di francesi
hanno trascorso la festa della musica
nelle strade,
senza rispettare il distanziamento
e le misure di sicurezza sanitaria.
A Nantes ci sono stati scontri
e atti di vandalismo.
La polizia è intervenuta
con i lacrimogeni
e sono stati registrati molti danni
per le strade del centro.
A Parigi la polizia
è dovuta intervenire
per disperdere diversi assembramenti,
soprattutto all’Hotel de Ville
e agli Invalides.
Ad Annecy, nel sud,
i media locali hanno parlato
di scene di rivolta.
www.ansa.it
www.tgcom24.mediaset.it
ITALIA
Ddl Zan contro l’omotransfobia, la Chiesa si intromette nel processo legislativo
Continua il dibattito
nel mondo politico italiano
sul disegno di legge Zan,
la proposta di legge contro l’omotransfobia
presentata dal deputato del Partito Democratico
Alessandro Zan.
Tramite una nota verbale
risalente al 17 giugno,
il Vaticano avrebbe richiesto
la modifica del testo
poiché violerebbe il Concordato,
un patto firmato nel 1984
tra la Chiesa e lo Stato italiano.
Si tratta della prima volta
che la Chiesa interviene direttamente
nel processo legislativo.
Secondo il clero, infatti,
la legge volta a proteggere
omosessuali e transessuali
dalle discriminazioni
“attenterebbe alla libertà di pensiero
della comunità dei cattolici”.
Mentre la discussione
tra destra e sinistra politica continua,
il presidente della commissione Giustizia della Camera
Mario Perantoni
ha definito l’avvenuto
“una ingerenza inaccettabile
in uno Stato laico”,
sottolineando inoltre
che “il Vaticano dovrebbe sostenere
una legge che ha per presupposto
la libertà di amare
e che punisce chi istiga
all’odio e alla violenza”.
ESTERI
Europei, lanciato allarme sulla sicurezza della finale a Wembley
Il governo britannico
ha annunciato che le finali e semifinali
degli Europei di calcio
verranno tenute,
come previsto,
in modo “prudente e sicuro”
nello stadio di Wembley,
a Londra.
La rassicurazione giunge
in seguito all’allarme
lanciato da Mario Draghi,
che ha recentemente suggerito
di trasferire la finale
in un’altra città
a causa della propagazione
della variante Delta
nel Regno Unito.
Downing Street ha invece annunciato
che fino a 60.000 persone
saranno ammesse sugli spalti di Wembley,
un numero corrispondente
al 75% della capienza massima.
Angela Merkel
assieme a un rappresentante dell’Oms
(Organizzazione Mondiale della Sanità),
si è dichiarata contraria alla decisione:
“La Gran Bretagna è una zona
a rischio variante del virus.(…)
Non troverei positivo
che ci fossero stadi pieni lì”.
ITALIA
Si risveglia dal coma e chiede del figlio morto per salvarla
Paola Piras, in coma da 40 giorni
dopo l’aggressione dell’ex compagno,
si è risvegliata
e ha chiesto del figlio Mirko
che è morto per salvare la madre.
La donna,
che è stata accoltellata 18 volte,
è tuttora in condizioni gravi
e non sa ancora
cosa è successo al figlio.
Gli psicologi dell’ospedale
hanno detto che le verrà raccontato
quanto è accaduto
in modo graduale.
Il figlio Mirko
ha ricevuto il diploma postumo
che è stato consegnato alla zia e al fratello;
il dirigente scolastico ha dichiarato
che “lo ha davvero meritato,
con il suo gesto generoso
e con il curriculum da studente modello”.
L’aggressore di Paola Piras
è stato fermato
subito dopo l’aggressione
mentre vagava per la città
con i vestiti sporchi di sangue,
e probabilmente andrà a processo
con rito immediato.
www.huffingtonpost.it
www.corriere.it
AMBIENTE
Unesco: la barriera corallina australiana è in pericolo
Secondo L’Unesco,
la barriera corallina australiana,
inestimabile perché ospita
400 tipi di corallo,
1.500 specie di pesci
e 4.000 varietà di molluschi,
dovrebbe essere inserita
nella lista dei siti in pericolo.
La proposta è contenuta
in una bozza
dell’agenzia Onu
per il patrimonio mondiale.
Le ministre dell’ambiente
e degli esteri di Canberra
riferiscono però
di aver chiamato
il direttore dell’Unesco
per contestare la proposta.
Secondo il governo australiano
il comitato per il patrimonio mondiale
“non è il luogo
per fare considerazioni
su questo tema”.
L’Unesco, però,
vista l’elevata mortalità dei coralli,
ha esortato il governo australiano
“a fare di più per il clima”.
L’Australia, infatti,
non ha ancora aderito al piano
per arrivare a emissioni zero
entro il 2050
nonostante le pressioni internazionali.
AMBIENTE
UE, dal 3 luglio stop alla plastica monouso
Ogni anno finiscono nel mare,
in tutto il mondo,
8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici.
Il 70% di questi rifiuti
si deposita sui fondali,
mentre il 30% rimane in superficie
dove le correnti formano grandi isole.
Per far fronte a questa tragedia
dal 3 luglio entra in vigore
la direttiva UE 904 del 2019,
che per la prima volta vieta
la vendita di prodotti
in plastica monouso.
Il divieto riguarda anche i prodotti
fatti con le cosiddette “bioplastiche”.
Si definisce bioplastica
anche quella che deriva
da fonte rinnovabile,
che però non si degrada.
Ma l’Italia produce il 66%
di tutta la bioplastica d’Europa.
L’investimento italiano
nella produzione
di materiali alternativi
riguarda 280 aziende,
2.780 addetti,
con un fatturato annuo
di 815 milioni di euro.
Con l’entrata in vigore
della direttiva UE,
questo settore rischia il tracollo.
L’Italia, per contenere il danno,
ha chiesto alla Commissione UE
che piatti e bicchieri in cellulosa,
l’unico materiale ammesso,
possano avere un sottile strato di plastica
resistente al calore.
La Commissione UE
si esprimerà a giorni.
www.ossolanews.it
www.corriere.it
CULTURA & SOCIETA’
Il sistema di identità digitale della Commissione europea
Bruxelles sta lavorando già da tempo
a un sistema di identità digitale comune,
che non sembra poi così lontano,
considerato il nuovo green pass
in vigore da questa estate.
La nuova certificazione
è un prezioso banco di prova
per verificare l’affidabilità e l’efficacia
di questo nuovo sistema.
A lungo termine gli obiettivi dell’Unione Europea
sono di dotare
tutti i 27 paesi membri
di questi sistemi di identità digitale e di app
dove conservare i documenti.
La digitalizzazione varrà
per i cittadini e per le aziende.
Per arrivare a questo,
serviranno delle regole comuni
e degli standard a livello tecnico
per avere un riconoscimento generale,
in modo da poter facilitare anche la burocrazia
tra i diversi paesi membri dell’Ue.
Un altro elemento molto importante
è la tutela dei dati sensibili.
Il progetto della Commissione
è stato anticipato
da un articolo del Financial Times,
in un’intervista a Ursula von der Leyen
(presidente della Commissione europea).
Il concetto di identità digitale comune
non si andrà a sostituire
alla gestione interna dei governi.
Ciò significa che la scelta
degli operatori e delle piattaforme dedicate,
resterà in capo ai singoli Paesi.
La Commissione fisserà le regole
e gli standard da rispettare,
in modo che i documenti emessi
siano riconosciuti
in tutti gli stati membri.
www.linkiesta.it
www.webnews.it
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Gail Atkinson-Mair says
Entrambi gli speaker sono molto chiari. È bello sentire anche la voce di una donna.
jan says
La tua lettura è stata molto chiara – grazie