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ESTERI
Continua l’escalation del conflitto India-Pakistan
Martedì 6 maggio l’India
ha lanciato missili contro il Pakistan,
in particolare nel Kashmir pakistano,
uccidendo almeno 20 persone.
Secondo le dichiarazioni del governo indiano,
si tratta di una ritorsione
per l’attentato del 22 aprile a Pahalgam,
nel Kashmir indiano,
nel quale erano morti
25 turisti indiani e 1 nepalese.
L’India accusa il Pakistan
di proteggere il gruppo islamista
responsabile dell’attacco,
ma il governo pakistano nega
e ha promesso ritorsioni
a quello che considera un atto di guerra.
La tensione tra i due paesi dura da decenni,
soprattutto per il controllo del Kashmir,
una regione divisa
dalla fine degli anni ’40.
India e Pakistan hanno già combattuto
cinque guerre
e anche se nessuno dei due
sembra voler arrivare
a un conflitto aperto,
la situazione è molto delicata:
infatti entrambi hanno armi nucleari
e stanno chiudendo
i canali di comunicazione.
Stati Uniti e Cina chiedono di fermarsi,
ma per ora nessuno dei due governi
sembra intenzionato
a fare un passo indietro.
ESTERI
L’amministrazione Trump offre 1000 dollari ai migranti che si autodeportano
L’amministrazione Trump
ha annunciato un nuovo programma
per spingere i migranti irregolari
a lasciare volontariamente gli Stati Uniti.
Attraverso un’applicazione
chiamata “CBP Home”,
i migranti possono registrarsi per partire
e, una volta confermata
la loro uscita dal Paese,
riceveranno 1.000 dollari
e il rimborso per il biglietto di viaggio.
Il Dipartimento della Sicurezza Nazionale (DHS)
ha spiegato che questa scelta
potrebbe far risparmiare molto denaro
ai contribuenti,
evitando le costose procedure
di espulsione forzata.
Il presidente Trump
ha invitato i migranti
a “cogliere questa opportunità”,
aggiungendo che chi si autodeporta
potrebbe avere una possibilità
di tornare legalmente in futuro.
Al contrario,
chi verrà deportato forzatamente
non potrà mai più rientrare
negli Stati Uniti.
www.huffingtonpost.it
www.adnkronos.com
ITALIA
Referendum dell’8 e 9 giugno
L’8 e il 9 giugno 2025 in Italia
si terrà un referendum consultivo nazionale
promosso da organizzazioni sindacali
e da associazioni civiche.
I quesiti proposti sono cinque:
1. Contratti a termine:
si propone di limitare l’uso
dei contratti a termine,
favorendo la stabilizzazione dei lavoratori.
2. Salario minimo:
si chiede l’introduzione
di un salario minimo legale,
per garantire una retribuzione dignitosa
a tutti i lavoratori.
3. Sicurezza sul lavoro:
si propone di rafforzare
la sicurezza sul lavoro,
aumentando i controlli
e le sanzioni per le violazioni.
4. Immigrazione:
si chiede una riforma
delle politiche migratorie,
per favorire l’integrazione
e il rispetto dei diritti dei migranti.
5. Partecipazione dei lavoratori:
si propone di aumentare
la partecipazione dei lavoratori
alle decisioni aziendali,
attraverso rappresentanze sindacali più forti.
Il referendum è di tipo consultivo,
quindi il risultato non è vincolante,
ma rappresenta un’occasione per i cittadini
di esprimere il loro parere
su temi cruciali per il futuro
del lavoro e della società italiana.
ITALIA
Scorie nucleari: verso più depositi al posto di uno solo
Durante un incontro
organizzato dal quotidiano La Stampa,
il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin
ha commentato che l’ipotesi
di un unico deposito nazionale
per i rifiuti radioattivi
è ormai superata.
Secondo il ministro,
sarebbe inefficiente e poco sicuro
far viaggiare ogni giorno le scorie
lungo le strade italiane.
L’alternativa è puntare su più siti
tutti a bassa densità,
oppure utilizzare
i 22 depositi temporanei già esistenti,
situati in ex centrali,
centri di ricerca e impianti industriali.
La proposta del deposito unico,
avanzata più di vent’anni fa,
non ha mai trovato una soluzione definitiva
a causa delle proteste locali
e della mancanza di autocandidature.
Nel frattempo, lo Stato continua a spendere
circa 60 milioni di euro all’anno
per smaltire parte dei rifiuti all’estero.
Per questi motivi la scelta di più siti
sembra oggi l’opzione più concreta.
RELIGIONE
La papamobile diventa una clinica mobile per Gaza
La papamobile è un veicolo realizzato
per garantire la mobilità del Pontefice
in situazioni pubbliche:
la macchina usata da Papa Bergoglio
nel viaggio in Terra Santa
diventerà una stazione sanitaria mobile,
per per offrire cure mediche di base
ai bambini vittime del conflitto a Gaza.
Questo è l’ultimo regalo
di Papa Francesco
ai bambini della Striscia,
e lo aveva chiesto espressamente.
L’iniziativa è affidata
alla Caritas di Gerusalemme,
con il sostegno di Caritas Svezia:
un progetto che mira
a portare assistenza diretta nelle zone
dove ormai il sistema sanitario è al collasso,
ed è impossibile ricevere
cure mediche adeguate.
Il mezzo sarà gestito da un autista
e da un’équipe di medici,
e sarà dotato di attrezzature per diagnosi,
esami e trattamenti di base,
tra cui test rapidi per le infezioni,
kit di sutura, siringhe e aghi,
forniture di ossigeno, vaccini
e un frigorifero per conservare i medicinali.
Quando sarà possibile accedere alla Striscia
tramite corridoi umanitari,
il veicolo entrerà in funzione
nei quartieri più colpiti dalla crisi.
Questo veicolo era rimasto a Betlemme
come simbolo di pace e speranza,
e adesso diventerà uno strumento
per salvare vite.
CULTURA & SOCIETA’
Bologna è la città più “smart” d’Italia
Bologna supera Milano
e conquista il primo posto
nell’EY Smart City Index 2025:
classifica che valuta 109 capoluoghi italiani
in base a transizione ecologica,
digitale e l’inclusione sociale.
Dopo Bologna
si trovano Milano e Torino.
Nella top 10 anche Venezia,
Roma, Trento, Cagliari, Modena,
Reggio Emilia e Firenze.
L’indice si ottiene valutando 323 indicatori
divisi in due categorie:
investimenti pubblici/privati
e comportamenti dei cittadini.
Negli ultimi anni,
grazie agli investimenti europei,
ci sono stati dei risultati ben visibili
per quanto riguarda la digitalizzazione
e la sostenibilità.
Le risorse destinate alla transizione digitale
sono infatti servite a trasformare le città
in laboratori di innovazione,
in collaborazione con il mondo della ricerca
e delle startup.
Bari e Palermo, ad esempio,
sono salite di molte posizioni
grazie a progetti innovativi
e digitalizzazione.
Cagliari è passata dal 19° al 7° posto,
Bari dal 36° al 19°,
Palermo dal 46° al 27°.
Tra le città di più piccole dimensioni invece
spiccano Pavia, Pordenone e Matera,
con punteggi alti
soprattutto sulla transizione ecologica.
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