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ECONOMIA
Tetto sui prezzi del gas, Mosca minaccia stop al petrolio
Nell’ambito degli ultimi sviluppi
del mercato dell’energia internazionale,
il governo di Mosca
ha minacciato i “paesi ostili”,
dunque quelli opposti
all’invasione Ucraina,
di interrompere le forniture di petrolio
provenienti dalla Russia,
se venisse posto un tetto massimo
sul prezzo del gas.
Nonostante questa opzione
sia stata discussa
negli ultimi giorni al G7,
le contromosse della Commissione europea
non sono ancora state annunciate.
Secondo Worsdorfer,
la vice direttrice generale per l’energia,
si potrebbero introdurre
diversi tipi di tetti
ai prezzi del gas:
uno sulle importazioni russe,
uno relativo al gas
all’interno dell’Unione Europea,
oppure un price cap
sul mercato all’ingrosso o al dettaglio.
In ogni caso,
Mosca si è dilettata nell’annunciare
che le scorte di gas europee
non basteranno
“per superare l’inverno”.
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ESTERI
Elisabetta II incaricherà il nuovo Premier a Balmoral
Non era mai successo.
La Regina di Inghilterra
non aveva mai eletto
il Primo Ministro
nella sua residenza di Balmoral.
Durante il suo regno,
la regina Elisabetta
ha nominato 14 premier
a Buckingham Palace.
Invece il prossimo 6 settembre,
Elisabetta assegnerà l’incarico
di primo ministro
a Liz Truss o a Rishi Sunak
in Scozia,
con il più famoso cerimoniale del Regno Unito,
noto come «kissing hands».
La sovrana,
che ormai ha 96 anni,
è stata quasi costretta
a fare questa scelta,
a causa dei suoi problemi di mobilità.
Problemi che hanno condizionato il calendario
delle apparizioni pubbliche della regina.
Le decisioni vengono prese
con pochissimo preavviso,
in base alle condizioni di salute
della monarca.
Finora era solo un’indiscrezione di Palazzo,
ma alla fine c’è stata una comunicazione ufficiale
della Casa reale.
La regina riceverà Boris Johnson
martedì 6 settembre,
a cui seguirà un’udienza
con il nuovo primo ministro.
Un’investitura diversa dalle altre,
poiché avverrà
nella casa delle vacanze estive
della sovrana.
ESTERI
Mosca, presidente di Lukoil muore cadendo dalla finestra di un ospedale
Ravil Maganov,
presidente della compagnia
petrolifera russa Lukoil,
è morto cadendo dalla finestra
della clinica centrale ospedaliera
di Mosca.
La notizia è stata diffusa
da Interfax e Reuters,
che hanno anche reso note
le loro fonti.
Sul sito web
della compagnia petrolifera, però,
si legge che Maganov
è morto a causa
di una “grave malattia”.
La Lukoil non ha fornito
ulteriori dettagli.
Maganov, che aveva 67 anni
e lavorava per la compagnia
dal 1993,
è l’ennesimo top manager
a perdere la vita
in circostanze misteriose.
Nei mesi scorsi, infatti,
altri 5 oligarchi russi
sono morti
in situazioni particolari
spesso archiviate come suicidi.
La morte di Maganov
rimane attualmente un giallo.
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ESTERI
San Marino depenalizza l’aborto
Con la votazione del Consiglio Grande e Generale
tenutasi il 31 agosto,
è stato ufficialmente depenalizzato
l’aborto a San Marino.
Il referendum sulla legalizzazione
dell’interruzione della gravidanza
era avvenuto a settembre 2021,
ma solo questo mercoledì
i 60 deputati hanno approvato
la proposta di legge.
San Marino era uno dei pochi
stati in Europa
in cui non esisteva
una legge del genere,
insieme, ad esempio,
a Malta e Polonia.
A promuovere questo referendum
è stata l’Unione Donne Sammarinesi,
i cui componenti,
una volta approvata la legge,
si sono ritrovati in Piazza della Libertà
per festeggiare.
E’ importante ricordare
che prima del referendum
a San Marino una donna
non aveva diritto di abortire
neanche se in pericolo di vita,
e il “reato” prevedeva,
secondo il codice penale,
la reclusione dai tre ai sei anni.
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ESTERI
Cosa succede in Iraq?
A Baghdad, capitale dell’Iraq,
sono state uccise 24 persone
durante alcuni violenti scontri
tra le forze di sicurezza irachene
e i seguaci di Muqtada al Sadr.
Al Sadr è un potente
leader politico e religioso sciita.
I due schieramenti
sono entrambi sciiti,
ma sono divisi sulla posizione verso l’Iran.
Questa guerra civile è la prima
che vede lo scontro tra sciiti:
per molti anni, infatti,
l’Iraq è stato teatro
del conflitto tra sciiti e sunniti.
Nel 2003 l’invasione USA dell’Iraq
fece cadere Saddam Hussein,
sunnita e rivale degli sciiti.
Da allora l’Iran finanzia e appoggia
le milizie sciite contro gli Usa.
L’Iran è nemico degli Stati Uniti dal 1979,
dalla rivoluzione khomeinista
da cui è nato un regime teocratico sciita.
Tra gli sciiti di allora
c’era anche l’Esercito del Mahdi,
milizia guidata da Muqtada al Sadr.
Oggi quel gruppo si chiama
Brigate della Pace,
non è più alleato dell’Iran
ed è lo stesso coinvolto
negli scontri degli ultimi giorni.
La crisi è iniziata mesi fa,
dalle ultime elezioni politiche,
lo scorso ottobre.
Oggi il Movimento Sadrista,
guidato da Sadr, nazionalista,
si oppone sia agli Stati Uniti
sia all’Iran.
Dall’altra parte ci sono
le fazioni filo-iraniane.
Nelle ultime elezioni ha vinto Al Sadr,
ma non ha i numeri
per governare da solo.
L’Iraq è senza un governo da allora.
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ESTERI
Naufrago riesce a sopravvivere in un freezer
Romualdo Macedo Rodrigues
è un pescatore brasiliano
che è appena stato salvato
nell’Oceano Atlantico
dopo essere sopravvissuto per 11 giorni
all’interno di un freezer galleggiante.
Il pescatore era partito dal Brasile
per tre giorni di pesca,
ma con una barca piena di crepe.
Infatti già dal secondo giorno
nell’imbarcazione
è iniziata ad entrare troppa acqua,
e la barca è affondata.
Dopo aver tentato invano
di rigettare in mare l’acqua,
ha avuto l’idea di usare il congelatore
come zattera
per sopravvivere il più a lungo possibile.
Ha resistito per 11 giorni,
quando alcuni marinai
lo hanno avvistato
e portato a Paramaribo,
capitale del Suriname,
dove è stato trattenuto 16 giorni
in arresto
perché privo di alcun documento.
Successivamente ha potuto
raccontare la sua storia
nel programma tv
“Domingo Espetacular”.
CULTURA & SOCIETA’
Festival del cinema di Venezia: l’inaugurazione
È iniziata ufficialmente
la 79esima edizione
del Festival del cinema di Venezia.
A inaugurare la rassegna
è stata la madrina Rocío Muñoz Morales
e il primo film
a essere proiettato in sala
è stato ‘White Noise’ di Baumbach
con Adam Driver e Greta Gerwig.
Il film, prodotto da Netflix
e in arrivo a dicembre
sulla piattaforma,
è tratto dal libro di Don De Lillo.
Durante la cerimonia di apertura
è stato proiettato un video messaggio
del presidente ucraino Zelensky
che ha invitato i presenti
a non dimenticare il suo paese
e ha elencato tutti i bambini morti
dall’inizio del conflitto.
Nel corso della serata
è stato poi consegnato
il leone alla carriera
all’attrice francese Catherine Deneuve.
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