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ESTERI
Stati Uniti: Harris e Trump fanno i conti nel dibattito presidenziale
Si è svolto a Filadelfia,
città simbolo della democrazia americana,
il primo dibattito televisivo
tra Kamala Harris e Donald Trump
nella corsa per la Casa Bianca.
Tra i temi affrontati
in un’ora e mezza di dibattito
si sono distinti la guerra in Ucraina e Gaza,
il diritto all’aborto, l’immigrazione,
e l’intervento statunitense in Afghanistan.
Harris, per la quale era importante
distinguersi dall’amministrazione Biden,
si è detta “leader di una nuova generazione”.
La strategia dell’ex procuratrice generale della California
è stata di ricordare agli spettatori
i risultati, a suo parere disastrosi,
della presidenza Trump,
alludendo alla sua amicizia
con Putin e Kim Jong Un,
agli alti tassi di disoccupazione,
e alle sue politiche sul Covid.
Trump, invece,
ha sfoderato una serie di slogan classici,
chiamando Harris “marxista”
e “anti-Israele”.
ESTERI
I Maori hanno una nuova regina
La più giovane “guerriera” del mondo
è stata incoronata regina dei Maori;
si chiama Nga Wai Hono i te Po Paki
e ha solo 27 anni.
La cerimonia di incoronazione
è stata molto suggestiva,
piena di tradizioni tribali e usanze
della popolazione discendente
degli indigeni della Nuova Zelanda.
La nuova incoronazione è avvenuta
in seguito alla morte del re
Kiingi Tuheitia Potatau Te Wherowhero VII,
che ha regnato per 18 anni.
Nga Wai Hono i te po Paki è la terzogenita
del defunto re.
La cerimonia,
a cui sono accorse migliaia di persone,
si è svolta a Ngaruawahia,
nell’Isola del Nord della Nuova Zelanda.
La regina è l’ottava monarca
e la seconda donna
a essere nominata regina:
prima di lei era stata sua nonna,
Te Arikinui Dame Te Atairangikaahu.
Il trono Maori non è ereditario,
i monarchi vengono scelti
dal consiglio consultivo di Kiingitanga,
un movimento nato nel 1858
per preservare la cultura
e le tradizioni indigene
e combattere la perdita di terre.
ESTERI
Maxi-incendio in California
I media americani hanno riportato
che il maxi-incendio divampato
nella riserva nazionale del Mojave,
in California,
si sta diffondendo molto rapidamente.
Questo ha portato a immediate evacuazioni
in tutta la California meridionale.
Due incendi in particolare
stanno dando problemi di contenimento
ai vigili del fuoco:
il Line Fire nei pressi di San Bernardino,
e l’Airport Fire nella Orange County.
L’Airport Fire è stato così soprannominato
perché ha avuto inizio
vicino a un piccolo aeroporto.
Purtroppo quest’ultimo incendio
ha già distrutto
oltre 3.400 ettari di vegetazione
nel Trabuco Canyon.
Le fiamme hanno raggiunto
i 6 metri di altezza,
alimentate dal caldo torrido
degli ultimi giorni di estate
e dal forte vento.
Il National Park Service
ha spiegato che la combinazione
di calore intenso e vento forte
produce fiamme simili
a “colonne di fuoco rotante”.
ITALIA
Selfie con i cinghiali, uomo siciliano si fa dei nuovi amici
Mario Cannucio, un uomo di 50 anni
residente nei pressi di Ficuzza,
una frazione di Corleone in Sicilia,
ha acquisito fama istantanea
dopo che alcuni dei suoi selfie
hanno fatto il giro del web.
Cannucio, ormai soprannominato
“l’uomo che sussurra ai cinghiali”,
vive di fronte al bosco di Godrano.
Ogni sera, quando l’uomo torna a casa,
decine di cinghiali si avvicinano
assieme ai loro cuccioli
per ricevere carezze e croccantini.
Cannucio ha spiegato che all’inizio
vedeva soltanto qualche esemplare a distanza,
ma che con il tempo
si sono avvicinati alla sua abitazione
senza alcuna aggressività.
Ora, i nuovi amici di Cannucio
mangiano i croccantini
dalla stessa ciotola dei gatti.
“Abbiamo fatto amicizia
e le madri mi fanno anche
accarezzare i cuccioli
che non mi temono”, spiega l’uomo.
Intanto, però,
la diffusione di questi animali
viene criticata dagli agricoltori
a causa del loro impatto
su orti e coltivazioni.
Inoltre, in questi stessi giorni,
il presidente della Regione Lombardia
ne ha raccomandato l’abbattimento
per combattere la diffusione
della peste suina.
CULTURA & SOCIETA’
Il concerto dei Massive Attack a Torino
I Massive Attack,
capitanati da Robert Del Naja
e Grant Marshall (in arte Daddy G),
hanno sempre fatto della loro arte
uno strumento di attivismo politico,
sociale e ambientale.
E il loro concerto
al Todays festival di Torino
a inizio settembre
non ha deluso le aspettative:
è stato un vero e proprio manifesto politico.
Lo show musicale della band di Bristol
ha toccato tutti i temi caldi del momento:
dal genocidio nella Striscia di Gaza
alla guerra in Ucraina,
passando dal negazionismo climatico e sanitario
fino alle tecnologie di sorveglianza di massa.
Sul palco era installato un grosso ledwall
alle spalle della band
che ha proiettato immagini e messaggi
dal contenuto politico molto esplicito:
una rassegna dei mali
che affliggono il pianeta,
accompagnata da un appello
sull’importanza di prendere posizione
e alzare la voce.
A fine agosto nella loro Bristol
i Massive Attack avevano allestito “Act 1.5”
il concerto più green della storia,
alimentato al 100% da energia rinnovabile,
servito da mezzi di trasporto sostenibili,
con cibo vegano per il pubblico
e bagni compostabili.
Il nome del concerto non è casuale:
indica la soglia massima
di 1,5 gradi centigradi
entro la quale deve mantenersi
l’innalzamento delle temperature globali,
come stabilito dall’accordo di Parigi del 2015.
www.lifegate.it
www.artribune.com
CULTURA & SOCIETA’
Morto James Earl Jones, voce anche di Darth Vader
James Earl Jones,
la leggendaria voce di Darth Vader,
è morto all’età di 93 anni.
La sua agenzia ha confermato
che è deceduto lunedì mattina,
circondato dalla famiglia.
Jones era famoso
per la sua voce profonda e potente,
che ha dato vita a personaggi iconici
come Darth Vader
nella saga di “Star Wars”,
e Mufasa ne “Il Re Leone” di Disney.
Nato nel gennaio 1931 in Mississippi,
Jones, da giovane,
ha affrontato un problema di balbuzie,
che è riuscito a superare
proprio grazie alla recitazione.
Ha iniziato con la carriera teatrale
e ha poi conquistato Hollywood,
apparendo in film
come “Field of Dreams”
e “Coming to America”.
Jones ha vinto numerosi premi,
tra cui tre Tony Awards,
due Emmy e un Grammy.
È stato anche
il secondo attore afroamericano
a ricevere una nomination all’Oscar
come Miglior Attore,
dopo Sidney Poitier.
La sua interpretazione di Darth Vader
è diventata leggendaria
con la frase memorabile
“No, io sono tuo padre”.
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