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ESTERI
Forse la tregua: possibile cessate il fuoco in Libano
Hamas ha dichiarato di essere pronto
a un cessate il fuoco a Gaza,
a patto che Israele lo rispetti.
Bassem Naim, rappresentante di Hamas,
ha chiesto a Trump
di fare pressione su Israele
per fermare gli attacchi.
Nel frattempo Donald Trump ha approvato,
secondo quanto riportato dal Wall Street Journal,
un piano per una tregua in Libano,
che prevede il ritiro di Hezbollah
dal confine con Israele,
con l’aiuto di forze ONU.
In Libano però stanno continuando
i bombardamenti da parte di Israele,
che causano decine di morti al giorno.
A Beirut, vari edifici sono crollati
sotto gli attacchi,
compreso il quartiere di Dahiyeh.
Anche nell’est del Libano,
nella valle della Bekaa,
sono stati colpiti obiettivi
come ad esempio la sede
della Protezione civile.
www.ansa.it
www.ilfattoquotidiano.it
ITALIA
Elon Musk interviene sui centri migranti in Albania
“L’Italia è un grande Paese democratico
e sa badare a sé stessa,
nel rispetto della sua Costituzione”
così il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella risponde
alle parole di Elon Musk.
Il fondatore di Paypal,
l’uomo più ricco del mondo
e principale finanziatore di Trump,
ha commentato su X
la decisione del Tribunale di Roma
di sospendere la convalida
dei trattenimenti in Albania di sette migranti,
scrivendo: “Questi giudici
se ne devono andare”.
Mattarella aggiunge nel suo commento
che chi sta per “assumere
un importante ruolo di governo
in un Paese amico e alleato”,
non può intervenire negli affari interni
di un Paese sovrano.
La premier Giorgia Meloni
ha dato il suo appoggio
a Mattarella.
Il segretario della Lega Matteo Salvini,
in passato difeso da Musk
per la vicenda Open Arms,
invece difende le parole di Musk:
“La decisione dei giudici
che impedisce di allontanare i clandestini
dal territorio italiano,
non è uno schiaffo al governo
ma una scelta che mette in pericolo
la sicurezza e i portafogli degli italiani.
Musk ha ragione.
Il 20 dicembre potrei ricevere
una condanna a sei anni di galera
per aver bloccato,
da ministro dell’Interno,
gli sbarchi di clandestini.
Visto dall’estero, tutto questo
sembra ancora più incredibile”.
www.corriere.it
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ESTERI
Tokyo, cittadino Usa vandalizza santuario Meiji Jingu: arrestato
A Tokyo,
la polizia ha arrestato
un cittadino statunitense di 65 anni
per aver danneggiato
il santuario Meiji Jingu.
L’uomo, identificato come Steve Hayes,
era in Giappone per una vacanza
con la sua famiglia
e ha ammesso di aver graffiato con le unghie
lettere dell’alfabeto latino
su un pilastro del torii,
per incidere i nomi dei suoi familiari.
Il personale del santuario
ha scoperto le incisioni
e ha avvisato le autorità,
che hanno proceduto con l’arresto
il giorno successivo.
Questo evento segue
un altro episodio di vandalismo
al santuario Yasukuni di Tokyo,
dove scritte raffiguranti il kanji di “morte”
sono apparse su un recinto di pietra.
Il santuario Meiji Jingu,
un luogo sacro Shinto
dedicato all’imperatore Meiji
e all’imperatrice Shoken,
è uno dei siti più visitati in Giappone
e simbolo della tradizione
e della storia locale.
www.tgcom24.mediaset.it
www.repubblica.it
TECNOLOGIA
L’effetto della digitalizzazione sulla politica
La digitalizzazione ha rivoluzionato
il modo in cui le persone si informano,
si esprimono e partecipano
alla vita politica.
I social media e le piattaforme online
hanno cambiato la dinamica
della partecipazione politica,
offrendo nuove opportunità
per la comunicazione,
l’informazione e la partecipazione dei cittadini,
permettendo a chiunque
di esprimere le proprie opinioni,
condividere contenuti
e partecipare a dibattiti politici.
Tuttavia, questo aumento
della partecipazione online
ha anche creato nuovi problemi,
come la diffusione di notizie false
e l’incapacità di distinguere
tra informazione e propaganda.
I politici e i partiti politici, infatti,
utilizzano i social media
per promuovere le loro campagne elettorali,
raggiungere nuovi elettori
e creare un’immagine pubblica.
È quindi importante
che i cittadini siano consapevoli
delle caratteristiche dei social media
e che cerchino di utilizzarli
in modo responsabile e critico,
per garantire la libertà di espressione individuale
e la partecipazione attiva
alla vita politica.
www.agendadigitale.eu
www.culturedigitali.org
CULTURA & SOCIETA’
Smentita la vendita di Ca’ Dario, il palazzo maledetto di Venezia
La notizia della vendita di Ca’ Dario,
il famoso “palazzo maledetto” di Venezia,
è stata prima annunciata,
poi smentita.
L’edificio a quanto pare
è stato ritirato dal mercato
per lavori di manutenzione necessari.
Il prezzo di vendita sarebbe stato
18 milioni di euro.
L’attuale proprietario,
che lo comprò nel 2006
tramite una società americana,
resta anonimo.
Ca’ Dario,
che si trova sul Canal Grande,
è noto per la sua bellezza gotica rinascimentale
e per una lunga storia di tragedie,
tante da sembrare quasi una maledizione.
Fin dalla costruzione nel 1478,
chiunque abbia posseduto il palazzo
oppure ci abbia vissuto
sembra essere stato colpito da sventure.
Il suo primo proprietario, Giovanni Dario,
vide la figlia suicidarsi
e il genero assassinato.
Da allora, altri inquilini
hanno subito incidenti,
rovina economica o morte violenta,
come Raul Gardini,
coinvolto in Tangentopoli,
lo scandalo politico,
e Kit Lambert,
manager degli Who,
travolto dai debiti e dalla droga.
Il palazzo,
con otto camere da letto,
un giardino privato e due porte d’acqua,
aveva attirato anche Woody Allen,
che però rinunciò all’acquisto.
www.ansa.it
corrieredelveneto.corriere.it
CULTURA & SOCIETA’
L’aria del lago di Como venduta come souvenir in lattina
Al modico prezzo di 10 euro
è possibile acquistare una lattina
ricordo dell’esperienza #comolake.
Questa la trovata
di un’agenzia di comunicazione della zona,
che sta suscitando molta curiosità
tra i turisti.
La lattina, dal volume di 400 millilitri,
indica anche gli ingredienti
dell’aria del lago di Como:
78% di azoto, 21% di ossigeno,
0,93% di Argon, 0,04% di anidride carbonica,
Neon e altri elementi,
“100% aria autentica del Lago di Como,
intrappolata in una lattina”.
Il barattolo, inoltre, è riciclabile
ed è stato progettato per essere
un oggetto multiuso.
L’idea di vendere l’aria del Lago di Como
non è proprio originale,
perché già in altre città turistiche
(come Napoli per esempio)
era stata proposta l’aria del posto
come ricordo concreto
dell’esperienza di viaggio.
Per gli autoctoni
l’idea del souvenir pieno d’aria
rappresenta un gadget inutile,
come hanno testimoniato le interviste
raccolte lungo il lago.
I turisti, invece,
sembrano apprezzare molto
questo insolito ricordo della loro vacanza.
www.ilgiorno.it
www.ilgiornaleditalia.it
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